Qual’è la differenza tra caldaia a gas e caldaia a condensazione?
Differenze tra caldaia a gas e caldaia a condensazione e vantaggi e svantaggi
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L’impianto di riscaldamento di un edificio è composto da diversi elementi: tra questi la caldaia è sicuramente quello più importante dal momento che è il cuore dell’impianto. Per chi non è esperto del settore, parlare di caldaia significa solitamente riferirsi a quel dispositivo a cilindro che solitamente è installato fuori dal balcone. Per gli esperti del settore invece le caldaie rappresentano un mondo a sé.
Sul mercato esistono vari modelli di caldaie, che si differenziano tra di loro non solo per le dimensioni, per la tecnologia associata, per il combustibile che utilizzano, ma anche e soprattutto per il differente sistema di funzionamento. Da un lato, infatti, vanno prese in considerazione le caldaie tradizionali o a gas, dall’altro i moderni modelli a condensazione o a biomassa.
In particolare, la differenza tra caldaia a gas e caldaia a condensazione, è un argomento che per essere affrontato necessita di una minima competenza tecnica. Per questo motivo abbiamo fatto quattro chiacchiere con i nostri tecnici che gentilmente ci hanno spiegato non solo in cosa consiste questa differenza, ma anche quali sono i pro ed i contro di questi due dispositivi.
Se vuoi scoprire qual è la differenza tra caldaia a gas e caldaia a condensazione non ti resta quindi che continuare a leggere!
Le caldaie a gas
Per prendere in esame in maniera approfondita la differenza tra caldaie a gas e caldaie a condensazione, è necessario innanzitutto descrivere il funzionamento di una delle due. Cominciamo dal parlare delle caldaie a gas.
La caldaia a gas tradizionale può essere paragonata ad un vero e proprio bollitore che, tramite il riscaldamento su fiamma, mette in giro acqua calda che può essere utilizzata per uso sanitario o per i riscaldamenti. Possono essere di vario tipo e dimensione, ma solitamente la classificazione viene effettuata in caldaie da interno e da esterno. La classificazione può avvenire anche in base alle differenti prestazioni e consumi, non tanto per il tipo di combustibile che rimane comunque gas naturale o metano. Le differenti prestazioni e consumi dipendono soprattutto dalla tecnologia con la quale è costruito il dispositivo.
In base a questi elementi possiamo dunque differenziare questi dispositivi in caldaie a caldaie a camera aperta, a camera stagna e a condensazione. In particolare, la prima tipologia e la seconda tipologia sono quelle a cui ci si riferisce normalmente quando si parla di caldaie a gas. Ricordiamo inoltre che dal 2015, le caldaie a camera stagna, non possono più essere commercializzate per problemi non solo di sicurezza, ma soprattutto di emissioni gassose nell’ambiente (scopri di più qui).
Queste 2 tipologie si differenziano solo per la diversa modalità di combustione e per la presenza del meccanismo di tiraggio. Quest’ultimo non è altro che quel meccanismo che permette di estromettere i fumi prodotti dal funzionamento del dispositivo attraverso una canna fumaria.
In ogni caso la combustione del gas genera dei fumi di scarico che possono essere pericolosi per la salute dell’uomo. Per questo motivo sono solitamente dotate di canne fumarie atte a raccogliere questi gas e ad espellerli all’esterno. Motivo per cui, tra le altre cose, le caldaie sono normalmente poste al di fuori dell’abitazione.
Le caldaie a condensazione
Procediamo adesso nella nostra disamina della differenza tra caldaia a gas e caldaia a condensazione dedicando un po’ più di spazio alla seconda tipologia.
Le caldaie a condensazione sono completamente diverse da quelle a gas. Innanzitutto sono molto più efficienti sia in termini di resa che di abbattimento dei consumi, pertanto sono maggiormente ecosostenibili. La ragione di tutto ciò è da rintracciarsi nel loro funzionamento.
Le caldaie a condensazione infatti si chiamano così proprio perché riescono a riciclare il calore contento nei fumi generati dalla combustione impiegandolo a sua volta nella produzione del calore necessario al riscaldamento o alla produzione di acqua sanitaria. Il gas di scarico, sotto forma di vapore acqueo, non viene espulso come nelle normali caldaie a gas, ma viene riutilizzato. O meglio, in realtà ad essere riutilizzata l’energia termica che questi gas di scarico contengono dal momento che, essendo vapore acqueo, devono per forza avere una temperatura maggiore di 100° C.
In questo modo è possibile riuscire ad incrementare l’efficacia nella produzione di calore consumando al tempo stesso meno combustibile. La tecnologia della condensazione infatti, permette di raffreddare il fumo prodotto al punto tale da essere riconvertirlo in formato liquido ancora in possesso di energia termica. Questo liquido solitamente viene utilizzato per pre-riscaldare l’acqua di ritorno. In questo modo non sarà necessario impiegare tutto il gas per riportare l’acqua alla temperatura impostata dalla scheda.
Differenze tra caldaia a condensazione e caldaia a gas: pro e contro
Proseguendo nella nostra analisi delle differenze tra caldaia a condensazione e caldaie a gas possiamo permetterci di schematizzare in maniera semplice, vantaggi e svantaggi di questi dispositivi.
Le caldaie a condensazione sono indubbiamente più costose di quelle a gas. Tuttavia il maggiore costo può essere facilmente ammortizzato nel corso del tempo a causa dei consumi minori. Gli altri vantaggi delle caldaie a condensazione, come avrai capito anche tu, sono evidenti. In particolare possiamo riassumerli così:
- Risparmio sui costi della fornitura del gas. L’energia recuperata dai gas di scarico permette di non avere bisogno continuamente di gas per riscaldare l’acqua sanitaria. Ciò può portare ad un risparmio anche del 30% in bolletta rispetto alle caldaie a gas tradizionali;
- Ecosostenibilità. Per il motivo che abbiamo appena descritto, consumando meno combustibile contribuiamo anche a proteggere l’ambiente in cui viviamo dal momento che produrremo meno emissioni di gas serra.
- Gas di scarico emessi a temperature più basse. Pertanto hanno un minore impatto anche in termini di riscaldamento terrestre.
- Accesso ad agevolazioni fiscali. L’installazione della caldaia a condensazione e l’eventuale rifacimento dell’impianto di riscaldamento possono essere inseriti tra le spese di riqualificazione energetica come l’ecobonus caldaie a condensazione al 65%, o il superbonus 110%.
Le caldaie tradizionali, come potrai facilmente immaginare, sono notevolmente più inquinanti di quelle a condensazione. Tuttavia, alcune loro particolarità possono renderle particolarmente convenienti:
- Il costo. Il prezzo di questi dispositivi è notevolmente ridotto rispetto alle caldaie a condensazione;
- Efficacia più alta alle alte temperature. Per questo motivo sono particolarmente adatte quando i quantitativi d’acqua da riscaldare sono particolarmente grandi;
Caldaia a gas o a condensazione?
Dopo avere letto quest’approfondimento sulla differenza tra caldaia a gas o caldaia a condensazione, proviamo anche a darti qualche consiglio nella scelta fra i due dispositivi.
- Il primo è innanzitutto quello di tenere conto delle spese che devi sostenere per i consumi. Se vuoi risparmiare il più possibile sulle bollette allora la scelta dovrebbe ricadere su quelle a condensazione.
- Nel valutare i due sistemi dovresti tenere conto anche dell’impianto di riscaldamento che dovrebbe far funzionare il dispositivo, in particolare se possiede dei pannelli radianti o meno. In caso l’impianto possieda questi pannelli, potresti infatti ottenere un risparmio ancora maggiore sui consumi con le caldaie a condensazione.
- Se l’isolamento termico dell’edificio in cui devi decidere di installare la nuova caldaia non è ottimale invece è da preferire le caldaie tradizionali in quanto riescono a lavorare meglio con le alte temperature.
A prescindere da questi consigli comunque ti raccomandiamo di rivolgerti ad un esperto per installare una nuova caldaia usufruendo degli incentivi fiscali 2023 come noi di Valore Energia.
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