Tutti i bonus pompa di calore 2023

Tutti i bonus pompa di calore 2023

Ecco la guida completa ai bonus pompa di calore 2023 di Valore Energia!

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Installare una pompa di calore ha indubbiamente tanti vantaggi. Questo dispositivo, anche in caso di climatizzazione invernale, è particolarmente efficiente e quindi in grado di assicurare un risparmio notevole sui costi energetici. Una questione di primaria importanza, quest’ultima, visto il continuo aumento dei prezzi dell’gas che si riflettono sulle bollette. Ma non solo, è anche sostenibile visto che non funzionando tramite combustione, non emette gas serra o CO2.

I vantaggi però non sono solo in termini di efficienza e di sostenibilità. Esistono infatti moltissimi bonus pompa di calore per il 2023, ovvero delle agevolazioni o incentivi fiscali in grado di abbattere notevolmente il costo dell’investimento. Questi bonus sono sostanzialmente i bonus edilizi attualmente in vigore come l’Ecobonus, il Bonus Casa, il Conto Termico ed il Superbonus 110% anche se adesso rimane valido solo per i condomini.

Possono rientrare nei bonus pompa di calore 2023 le seguenti tipologie di questi dispositivi:

  • aria-acqua
  • acqua-acqua
  • aria-aria
  • geotermiche
  • sistemi ibridi composti da pompa di calore ed altro generatore idoneo

Ma quali sono i bonus pompa di calore 2023 di cui è possibile usufruire?

Abbiamo cercato di fare il punto della situazione insieme ai nostri esperti qui di seguito.

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Scadenze dei bonus pompa di calore 2023

La Legge di Bilancio 2022 ha confermato i bonus edilizia che riguardano anche le pompe di calore cui accennavamo poc’anzi, ma non solo, ha anche individuato nuove scadenze. Qui di seguito abbiamo cercato di ricapitolare quali sono i bonus pompa di calore 2023 e le loro scadenze:

  • L’Ecobonus 65% fino al 31 dicembre 2024,
  • Bonus casa (ristrutturazione) 50% fino al 31 dicembre 2024,
  • Superbonus per case unifamiliari fino a fine 2022
  • Superbonus per condomini, proprietari di edifici composti da due a quattro unità immobiliari ed enti del terzo settore: 110% fino al 31 dicembre 2023, 70% fino a fine 2024 e 65% a fine 2025
  • Conto termico: possono fruire di questo incentivo sia privati che pubbliche amministrazioni. L’unico limite sono i fondi erogati visti che sono fissi e quindi potrebbero esaurirsi. Ricordiamo che il bonus è dedicato agli interventi per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e all’incremento dell’efficienza energetica.

A questo punto c’è una sola domanda cui è necessario rispondere: “Quale bonus pompa di calore 2023 scegliere?” Abbiamo cercato di rispondere a questa domanda tramite questa semplice guida.

Superbonus 110% per le pompe di calore

L’installazione della pompa di calore può usufruire del Superbonus 110% a patto che venga utilizzata come sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale esistente. Quindi non è possibile usufruire di questa agevolazione su un’abitazione che non dispone ancora di un impianto di riscaldamento.

Per usufruire del superbonus inoltre è necessario che l’edificio su cui si effettui l’intervento effettui un doppio salto di classe energetiche. Tale miglioramento dovrà essere provato attraverso l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) eseguito prima e dopo l’intervento.

Ricordiamo a questo proposito che il 30 settembre è scaduta l’ultima data per la presentazione della domanda per gli edifici unifamiliare. Possono quindi accedere a questo bonus solo i condomini. In particolare i massimali di spesa da rispettare per questi edifici sono i seguenti:

  • 20,000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti fino a otto unità immobiliari;
  • 15,000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.

Bonus pompa di calore 2023: le detrazioni al 50 ed al 65%

La pompa di calore è in grado di riscaldare, raffrescare, e produrre acqua calda sanitaria sfruttando le energie rinnovabili. Tali energie, nello specifico il calore presente naturalmente nell’aria, sono gratuite pertanto è evidente che garantiscono dei risparmi non indifferenti. Il risparmio, abbinato all’alto livello di comfort termico garantito da questi dispositivi in qualsiasi stagione, sono i veri punti di forza delle pompe di calore. Per questo, a partire dal 2007, la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti di pompe di calore è stata inclusa fra gli interventi agevolati con l’Ecobonus al 65%.

I bonus pompa di calore 2023 che prenderemo in esame adesso sono sostanzialmente due:

  • Ecobonus 65%;
  • Bonus casa 50%.

Abbiamo effettuato questa distinzione perché le agevolazioni, nonostante siano simili, richiedono differenti condizioni di installazione degli impianti e seguono iter burocratici diversi.

Precisiamo però fin da subito che, se un intervento rientra in entrambe le agevolazioni, potrà fruire, per le medesime spese, soltanto dell’uno o dell’altro beneficio fiscale, rispettando gli adempimenti previsti per l’agevolazione prescelta.

Ecobonus 65%

Questa detrazione fiscale da diritto ad un’aliquota di detrazione del 65% sulla spesa totale sostenuta per interventi di riqualificazione energetica su edifici (abitazioni, uffici, negozi) purché dotati di impianto di riscaldamento. Questo significa che è necessario sostituire l’impianto esistente – caldaia o generatore presente – con un sistema a pompa di calore ad alta efficienza. In altre parole, se l’edificio non è provvisto di impianto di riscaldamento non è possibile beneficiare di questo bonus pompa di calore 2023. Anche gli apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, possono fruire della detrazione.

Gli altri due aspetti fondamentali sono i seguenti:

  • Chi può usufruire della detrazione: tutti i contribuenti residenti e non residenti, anche se titolari di reddito d’impresa, che possiedono l’immobile nel quale viene effettuato l’intervento
  • Importo massimo detraibile: 30.000 euro come da tabella presente nella Guida “Le agevolazioni fiscali per il risparmio energetico” dell’Agenzia delle Entrate

La detrazione può essere usufruita tramite la dichiarazione dei redditi in 10 quote di pari importo. In alternativa è possibile usufruire della detrazione anche tramite lo sconto in fattura e la cessione del credito e quindi senza dover aspettare 10 anni per recuperare tale importo.

Bonus casa 50%

Se l’intervento effettuato non rientra nella riqualificazione energetica, è possibile usufruire  di un altro bonus pompa di calore 2023: la detrazione fiscale per le ristrutturazioni edilizie al 50%. Tale agevolazione però è applicabile solamente a spese per lavori eseguiti su abitazioni o su parti comuni di edifici residenziali.

Gli altri due aspetti fondamentali sono i seguenti:

Bonus pompa di calore 2023: Conto termico 2.0

Adesso è venuto il momento di parlare anche dell’ultimo bonus pompa di calore 2023: il Conto termico 2.0. Questo bonus non è una detrazione fiscale quanto un incentivo stabile per interventi per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e per l’incremento dell’efficienza energetica.

Questo incentivo può essere utilizzato sia dai privati sia dalle Pubbliche amministrazioni. Inoltre, non ha scadenza, ma è legato alla disponibilità dei fondi stanziati dallo stato.

Può essere richiesto da chi ha effettuato interventi di piccole dimensioni per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e per l’incremento dell’efficienza energetica. La sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale esistente con una pompa di calore, sistema ibrido o scaldacqua a pompa di calore, sono ammesse all’incentivazione del Conto termico.

Questo bonus pompa di calore 2023 viene calcolato in base all’energia termica prodotta e non in base alle spese sostenute per la sostituzione di un impianto.

Come funziona?

Questo bonus pompa di calore 2023 si sostanzia in incentivi corrisposti dal GSE nella forma di rate annuali costanti della durata compresa tra 2 e 5 anni o in un’unica soluzione, nel caso in cui l’ammontare dell’incentivo non superi i 5.000 euro.

Il beneficiario dell’incentivo è il “soggetto responsabile”, ovvero chi ha sostenuto la spesa per gli interventi, ma è possibile avvalersi di una Esco (Energy Service Company) come Valore Energia.

Infine precisiamo che l’incentivo può essere assegnato solo agli interventi che non accedono ad altri incentivi statali, a eccezione dei fondi di garanzia, dei fondi di rotazione e dei contributi in conto interesse.

Compila il modulo qui sotto con i tuoi dati ed attendi la chiamata del nostro operatore chiedere più informazioni sui bonus pompa di calore 2023!

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