Author archives: Simone Cirone

Mi chiamo Simone Cirone, e sono il titolare di Evo Sistemi, un'azienda che ho fondato con la passione di portare l'innovazione tecnologica e la trasformazione digitale a un nuovo livello. Nel corso degli anni, ho sviluppato una solida esperienza in vari settori cruciali per il successo online delle imprese.SEO (Search Engine Optimization): Grazie a una profonda conoscenza delle dinamiche dei motori di ricerca, sono in grado di aiutare le aziende a migliorare la loro visibilità online, ottimizzando i contenuti e le strutture dei loro siti web per scalare le classifiche di ricerca.Google Ads e campagne pubblicitarie: Ho una vasta esperienza nella gestione di campagne pubblicitarie online, in particolare attraverso Google Ads. Il mio obiettivo è sempre quello di massimizzare il ritorno sull'investimento per i miei clienti, creando annunci mirati che raggiungono il pubblico giusto al momento giusto.Social Media Marketing: Nel panorama digitale odierno, una strategia efficace sui social media è fondamentale. Aiuto le aziende a costruire la loro presenza online attraverso contenuti coinvolgenti e strategie di marketing personalizzate, sfruttando le potenzialità delle piattaforme social per aumentare la visibilità e l'interazione con i clienti.IT e sicurezza informatica: Con una formazione solida nel settore IT, ho una conoscenza approfondita delle infrastrutture tecnologiche aziendali e della loro gestione. Sono particolarmente attento agli aspetti di sicurezza informatica, garantendo che le soluzioni implementate siano non solo efficienti ma anche sicure, proteggendo i dati sensibili delle aziende da minacce esterne.Con Evo Sistemi, mi impegno a fornire soluzioni complete e personalizzate che aiutano le imprese a crescere e prosperare nel mondo digitale. Credo fermamente nell'importanza di rimanere sempre aggiornato sulle ultime tendenze e tecnologie per offrire il massimo valore ai miei clienti.Se vuoi scoprire di più su come posso aiutarti a portare la tua attività al livello successivo, non esitare a contattarmi.

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Ecobonus 2019 ed ecobonus 2020: quali sono le differenze?

Tutte le differenze fra gli ecobonus 2019 e gli ecobonus 2020 previsti rispettivamente nel DL Crescita e nel DL Rilancio

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Quello degli incentivi alla riqualificazione energetica degli edifici è un tema spesso oggetto di revisioni da parte della politica. Specie per quanto riguarda le modalità attraverso cui accedere a questi incentivi solitamente rilasciati tramite forme di bonus e sconti.

Le revisioni a queste modalità di accesso si sono rese necessarie anche quest’anno ed hanno portato ad importanti differenze fra gli ecobonus 2019 e gli ecobonus 2020 previsti nel DL Rilancio, il decreto che secondo il governo italiano dovrebbe rilanciare l’economia dopo l’emergenza coronavius.

Mettere continuamente mano a questi incentivi, si sà, può generare confusione. Tuttavia questa volta non ci sentiamo di criticare il governo, perché come avrete modo di scoprire proseguendo nella lettura, in questo caso la differenza fra gli ecobonus 2019 e gli ecobonus 2020 è volta a promuovere in maniera ancora più consistente la svolta green della nostra economia, soprattutto per quanto riguarda l’edilizia e l‘efficientamento energetico degli edifici.

Proviamo quindi a fare chiarezza fra cercando di spiegare quali sono le differenze fra gli ecobonus 2019 e 2020 qui di seguito.

Qual’è la differenza principale fra ecobonus 2019 e gli ecobonus 2020?

La differenza che salta subito agli occhi fra le due misure di sostegno per la ristrutturazione secondo criteri di efficienza energetica è l’ammontare totale dell’importo. Si passa infatti da un tetto medio del 65% del totale della spesa sostenuta da  dell’ecobonus 2019 ad addirittura al 110%, dell’ecobonus 2020.

Una differenza di rimborso che quindi è più che conveniente dal momento che oltre ad essere praticamente il doppio della precedente permette, in alcuni casi, di coprire l’intero importo dei lavori.

La seconda differenza sostanziale tra Ecobonus 2019 ed Ecobonus 2020 è la possibilità di cedere il credito non solo a fornitori ma anche a banche ed istituti. Questo di fatto è un vantaggio che rende il credito fruibile a tutti.

Requisiti per usfruire dell’ecobonus: differenze fra quelli del 2019 e quelli del 2020

Per quanto riguarda le differenze fra gli ecobonus del 2019 e quelli del 2020 proviamo a prendere in considerazione come prima cosa i requisiti del 2019.

Requisiti ecobonus Dl Crescita

La detrazione per il risparmio energetico approvata nella legge di bilancio 2019 consente di beneficiare di uno sconto Irpef pari al 50% o al 65% della spesa sostenuta, in relazione alla tipologia di lavoro effettuato. Questa percentuale può salire fino al 75% nel caso di lavori in condominio.

Nello specifico, la detrazione per interventi sulle abitazioni riguarda tutti gli interventi e le spese sostenute ai fini di:

  • miglioramento termico dell’edificio (coibentazioni, pavimenti, finestre e infissi);
  • installazione di pannelli solari;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale;
  • interventi di domotica, cioè installazione di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento.

Per ogni intervento specifico inoltre, la legge di bilancio 2019 stabiliva tre aliquote differenziate in base alla tipologia di spesa sostenuta del 50%, del 65% e del 75%. Vediamole qui di seguito.

Detrazione ecobonus 50% per i seguenti interventi:

  • interventi relativi alla sostituzione di finestre comprensive d’infissi;
  • schermature solari;
  • caldaie a biomassa;
  • caldaie a condensazione, che continuano ad essere ammesse solo in alcuni casi. Per questi impianti l’efficienza media stagionale deve essere pari a quella necessaria per appartenere alla classe A di prodotto. Le caldaie a condensazione possono, tuttavia, accedere alle detrazioni del 65%.

Detrazione ecobonus 65% per i seguenti interventi:

  • interventi di coibentazione dell’involucro opaco;
  • pompe di calore;
  • sistemi di building automation;
  • collettori solari per produzione di acqua calda;
  • scaldacqua a pompa di calore;
  • generatori ibridi, cioè costituiti da una pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro.

Detrazione ecobonus al 70% o 75% per  interventi di tipo condominiale valida per le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 con il limite di spesa di 40.000 euro moltiplicato per ogni unità immobiliare che compone l’edificio

Ecobonus 2020 del DL Rilancio

Il decreto Rilancio, rispetto al DL Crescita, è ricco di novità, anche per il settore edilizio. Sarà valido per i lavori svolti dal 1° luglio 2020 e fino alla fine del 2021 e potrà prevedere un importo pari al 110% della spesa. In pratica quindi permetterà di fare i lavori gratis a patto che garantisca il miglioramento dell’edificio di almeno due classi energetiche. Miglioramento che certificato con l’Attestato di Prestazione Energetica (Ape), rilasciato da un tecnico abilitato.

Questi invece i nuovi interventi per cui è garantita la copertura dall’ecobonus 2020 al 110%:

  • cappotto termico, su almeno il 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio realizzato con materiali isolanti che i i previsti dal decreto Ambiente dell’ottobre 2017.  Il rimborso verrà restituito fino ad un importo massimo di 60.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari dell’edificio.
  • sostituzione degli impianti di riscaldamento e raffrescamento esistenti su edifici unifamiliari e sulle parti comuni degli edifici. La sostituzione deve avvenire con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, a pompa di calore, compresi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici. In questo caso il tetto massimo di spesa è 30.000 euro per ogni unità immobiliare dell’edificio interessato dai lavori. Sono riconosciute anche per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dell’impianto sostituito.

Da precisare che l’aliquota del 110% si applica anche a tutti gli altri interventi di efficientamento energetico già agevolati dall’ecobonus 2019, nei limiti di spesa già vigenti per ciascun intervento e a condizione che siano eseguiti congiuntamente ad almeno uno dei maxi-interventi appena descritti. Un esempio? L’installazione di un impianto fotovoltaico con relativo intervento strutturale sull’edificio in questione.

Riscossione del bonus: sconto in fattura e cessione del credito

Per quanto riguarda le modalità di riscossione del bonus, non ci sono grosse differenze fra gli ecobonus 2019 e gli ecobonus 2020.

Se infatti Decreto Crescita del 2019 ha introdotto la possibilità per il contribuente di utilizzare la detrazione fiscale spettante per i lavori ammessi all’ecobonus come sconto diretto in fattura, questa modalità è stata riproposta praticamente invariata dal DL Rilancio. ll contribuente quindi potrà optare per un contributo sotto forma di sconto in fattura da parte del fornitore di fatto senza sborsare un euro di tasca sua.

Sarà il fornitore dell’intervento poi a recuperarlo sotto forma di credito di imposta. Credito di imposta che a sua volta sarà cedibile ad altri soggetti, come banche e intermediari finanziari, o per la trasformazione in un credito di imposta da riscuotere successivamente.

Proprio quest’ultimo punto è quello in cui noi di Valore Energia siamo specializzati.

Vuoi saperne di più a riguardo?

Non ti resta che contattarci cliccando qui!

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Qual’è la differenza tra solare termico e fotovoltaico?

Una breve guida alla differenza tra Impianto Fotovoltaico e Solare Termico a cura di Valore Energia

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Quando si parla di solare termico o di impianti fotovoltaici spesso è facile sbagliare. I due termini infatti possono sembrare sinonimi ma vi garantiamo che non è affatto cosi. La differenza tra solare termico e fotovoltaico nonostante, in fin dei conti, si parli sempre di pannelli solari, è enorme.

In questo approfondimento quindi cercheremo di ricapitolare a grandi linee cosa è un impianto fotovoltaico e cosa è un impianto solare termico. Cercheremo di elencare le loro caratteristiche specifiche in modo da comprenderne appieno le differenze qualora la tua fosse più di una semplice curiosità.

Sei quindi pronto a scoprire la differenza fra solare termico e fotovoltaico?

Continua la lettura per scoprirla.

Cos’è e come funziona un impianto fotovoltaico?

Un impianto fotovoltaico è un impianto che si basa su di un principio semplice quello dell’assemblaggio di più moduli fotovoltaici che si nutrono dell’energia solare per produrre energia elettrica.

Come sono fatti quindi i pannelli fotovoltaici?

I pannelli fotovoltaici sono formati da piccole celle realizzate in silicio. E’ proprio al’interno di queste celle che avviene la conversione dell’energia da solare ad elettrica. Inoltre queste piccole celle sono collegate tra di loro in tutta la superficie del pannello in modo da poter essere connesse in serie tramite dei contatti chimici.

Ogni pannello fotovoltaico è quindi composto da più moduli ma ciò non sarebbe sufficiente alla produzione di energia elettrica. E’ necessario anche un inverter, lo strumento in grado di convertire la corrente continua in alternata e che la rende quindi in grado di entrare in circolo nell’impianto elettrico dell’edificio in cui l’impianto fotovoltaico è installato.

I più moderni impianti fotovoltaici sono dotati anche di sistemi intelligenti per gestire l’energia: possono quindi essere integrati con sistemi di stoccaggio come le batterie di accumulo, in modo da conservare l’energia prodotta in eccesso per riutilizzarla in futuro.

Quali sono i vantaggi di un impianto fotovoltaico?

In quanto ad ecosostenibilità, non vi sono dubbi che le differenze tra fotovoltaico e solare termico siano tali da non minare questo principio. Entrambi i sistemi infatti basano il loro funzionamento sullo sfruttamento di energie rinnovabili: in questo caso il sole, un fonte di energia praticamente inesauribile.

Per farvi però capire bene le differenze fra questi due tipi di impianti cercheremo qui di seguito di indicare tutti gli altri vantaggi di un impianto fotovoltaico:

  • Un impianto fotovoltaico non produce sostanze di scarto;
  • Può produrre energia in quantità tale da poter rendere autonomo un edificio che sia quello domestico o quello aziendale;
  • Può permetterti di rivendere l’energia elettrica prodotta in eccesso al gestore elettrico;
  • La sua installazione può rientrare in particolari incentivi economici (come l’Ecobonus 110% fotovoltaico).
  • I pannelli fotovoltaici sono garantiti in genere per 25 anni;
  • Non richiede particolari costi di manutenzione;
  • A dispetto delle apparenze, i pannelli sono progettati e garantiti per resistere anche a situazioni estreme (per questo è importante acquistare solo prodotti certificati).

Come scegliere l’impianto fotovoltaico?

Per scegliere un impianto fotovoltaico che sia adatto alle tue esigenze dovrai basarti sui tuoi consumi annui e quindi dovrai dare un’occhiata alla tua bolletta elettrica. In base a questa, le fasce orarie in cui sfrutti l’energia prodotta dal tuo impianto ed al valore dell’irraggiamento solare che varia in base al luogo dove viene installato l’impianto, si ottiene il dimensionamento ottimale.

Ovviamente per questa operazione è sempre meglio richiedere assistenza a degli specialisti come noi!

Cosa è e come funziona un impianto solare termico?

Il solare termico è un impianto che permette di produrre acqua calda da una fonte di energia pulita e rinnovabile, come il sole.

Ma come funziona un impianto solare termico?

Il suo funzionamento è piuttosto semplice: i pannelli solari di cui è composto l’impianto catturano il calore irraggiato dal sole. Questo calore riscalderà il fluido termovettore (di solito composto da acqua e antigelo) che trasmetterà il calore accumulato, tramite una circolazione dello stesso che potrà essere naturale o forzata, nel serbatoio di accumulo attraverso la serpentina.

Le destinazioni d’uso di questo calore accumulato potranno essere due: è possibile utilizzarlo per riscaldare l’acqua  sanitaria domestica (risparmiando ben il 60-80% del costo annuo) oppure anche per affiancare il riscaldamento dell’abitazione attraverso un sistema combinato.

Quanti tipi di impianti solari termici esistono? Quali sono i loro vantaggi?

Gli impianti solari termici si possono suddividere in tre tipologie:

  1. Circolazione naturale;
  2. Circolazione forzata;
  3. Svuotamento.

Cerchiamo di analizzarne il funzionamento ed di vantaggi qui di seguito.

Circolazione naturale

Gli impianti a circolazione naturale hanno un bollitore posizionato sopra i pannelli. I collettori  di cui sono composti, ovvero i tubi che formano il pannello, si scaldano con i raggi. Questo calore fa in modo che il fluido termovettore diventi meno denso, pertanto sarà in gradodi spostarsi verso raggiungendo l’intercapedine del bollitore. Come avrai già capito il liquido termovettore non entrerà mai in contatto con l’acqua! Sarà qui che il fluido cederà il proprio calore all’acqua sanitaria che una volta scaldata sarà disponibile all’utenza.

I vantaggi di questa soluzione sono 3:

  1. non avrai bisogno di pompe di circolazione,
  2. occupa poco spazio,
  3. richiede un’installazione  ed una manutenzione semplice.

Circolazione forzata

La differenza fra gli impianti solari termici a circolazione forzata e quelli con circolazione naturale risiede nel sistema con cui viene azionata la circolazione del fluido termovettore. In questo caso avviene grazie ad una speciale centralina dotata di un sistema di regolazione elettronico che nel momento in cui la temperatura dei collettori supera quella del boiler, attiva la pompa di circolazione. Per il resto il funzionamento è praticamente identico al precedente.

Il principale vantaggio di questo impianto è il suo rendimento termico più alto. Tuttavia presenta anche diversi contro come ad esempio il fatto che avrai bisogno di più spazio visto che prevede più componenti ed inoltre ha un costo maggiore.

Svuotamento

Questi impianti si chiamano così perché quando l’impianto raggiunge la temperatura desiderata i collettori si svuotano smettendo così di immagazzinare calore. Il fluido termovettore quando i collettori si svuotano cade all’interno del serbatoio di svuotamento dal quale, grazie a delle pompe, viene di nuovo fatto fluire all’interno dell’impianto. In questo modo quando non stai consumando acqua il circuito rimarrà fermo all’interno del serbatoio ausiliare in modo da evitare tutti i problemi legati agli eventi climatici.

Quali sono le differenze tra e solare termico e fotovoltaico?

Ora che abbiamo spiegato cosa sono come e come funzionano questi due tipi di impianti, possiamo finalmente prendere in esame la differenza tra il fotovoltaico ed il solare termico. In realtà, più che di una differenza è giusto parlare di differenze visto che queste riguardano tra aspetti: utilizzo, materiale e installazione.

  1. Utilizzo: La differenza tra solare termico e fotovoltaico per quanto riguarda l’utlizzo che se ne fa è che il primo sfrutta il calore del sole per il riscaldamento o l’acqua sanitaria, il secondo invece la utilizza per la produzione di energia elettrica per alimentare gli elettrodomestici presenti nell’edificio.
  2. Materiale: i pannelli fotovoltaici sono formati da celle in silicio al cui interno avviene la conversione da radiazione solare a energia elettrica, i pannelli solari termici invece sfruttano un raccoglitore per scaldare l’acqua;
  3. Installazione: la grande differenza tra solare termico e fotovoltaico è che il primo è nettamente più facile da installare rispetto al secondo dal momento che spesso basta un solo pannello a soddisfare le esigenze.

Conclusione

Dopo aver analizzato le differenze tra solare termico e fotovoltaico adesso tocca a te!

Valuta l’utilizzo ed i vantaggi dei due tipi di impianti partendo dal presupposto che ognuno dei due è in grado di garantirti meno spese, un maggiore efficientamento energetico dell’edificio oltre a dare una grossa mano all’ambiente!

Non riesci a capire bene la differenza tra solare termico e fotovoltaico e quale dei due ti conviene?

Niente paura! Contattaci pure chiedendo tutte le informazioni di cui hai bisogno!

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Cosa serve sapere per accedere all’ecobonus 110%

Alcuni chiarimenti su quello che devi sapere per poter accedere ai finanziamenti dell’Ecobonus al 110 %, sui documenti necessari e sulle sanzioni previste.

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Non è più un segreto oramai. Il nuovo Decreto Rilancio ha dato il via in Italia ai nuovi superbonus del 110% per gli interventi di efficientamento energetico (ecobonus 110%) e miglioramento sismico (sisma bonus110%).

E’ proprio l‘art.119 del suddetto decreto, dal momento che ivi sono contenuti gli incentivi per l’efficientamento energetico, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici, che con i suoi 16 commi ha definito tutto quello che servirà per accedere all’ecobonus 110 % ed al sismabonus.

In particolare questo articolo stabilisce i seguenti punti:

  • l’orizzonte temporale;
  • gli interventi che possono accedere ai superbonus;
  • le condizioni di accesso:
  • i soggetti beneficiari;
  • la cessione del credito;
  • lo sconto in fattura.

Noi di Valore Energia abbiamo già parlato di questi punti qui cercando di entrare, per quanto possibile, nel dettaglio delle nuove detrazioni fiscali.Tuttavia ancora molto c’è da chiarire, specie per quanto riguarda i documenti necessari per accedere all’ecobonus 110 %, sulle sanzioni previste qualora si dichiarasse il falso, ed altre questioni importanti, non ultima quella dell’effettiva entrata in vigore della legge con le modifiche che ciò potrebbe comportare.

Se quindi ti stai chiedendo: “Per accedere all’ecobonus 110 % basta leggere l’art.119 del DL Rilancio e vedere se rientro nei termini?” allora sappi che la risposta a questa domanda è una. Ed è la seguente: “No!”. Le cose in effetti sono ben più complicate di così.

In questo approfondimento abbiamo cercato di rispondere alle seguenti domande:

  1. Ecobonus e Sisma Bonus al 110% sono già operativi?
  2. Quali altre disposizioni sono necessarie prima dell’effettiva entrata in vigore della legge che permetterà di accedere all’ecobonus al 110%?
  3. Posso già iniziare i lavori senza rischiare di non accedere all’ecobonus al 110%?
  4. Quali sono le condizioni necessarie per accedere all’Ecobonus 110%?
  5. Quali sono i Documenti necessari per accedere all’Ecobonus 110%? certificato ape e richiesta enea
  6. Quali sono le sanzioni previste?
  7. Dove trovo maggiori informazioni?

Vediamo pertanto insieme quali sono le cose da sapere per poter accedere all’ecobonus 110% qui di seguito.

Ecobonus e Sisma Bonus al 110% sono già operativi?

Il Decreto è già stato pubblicato ed in vigore tuttavia per poter accedere all’Ecobonus 110 % ed al nuovo Sismabonus è necessario aspettare la sua conversione in legge da parte del parlamento. Questa dovrà avvenire entro entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta (quindi entro il 18 luglio 2020).

Quando un decreto legge deve essere convertito in legge dal parlamento, è lecito aspettarsi delle modifiche al testo da parte di quest’ultimo. Si tratta solitamente di modifiche che puntano limare o definire meglio qualche dettaglio, ma che in taluni casi possono essere anche sostanziali. In ogni caso, i lavori alla Camera dei Deputati sul DL Rilancio sono cominciati proprio questa settimana.

Quali altre disposizioni sono necessarie prima dell’effettiva entrata in vigore della legge che permetterà di accedere all’ecobonus al 110%?

Mentre il percorso di approvazione della legge è un percorso ormai definito c’è un passaggio molto importante che tutti stanno attendendo. Le modalità con cui questo credito sarà messo a disposizione delle imprese. Per accedere all’ecobonus 110 % infatti stiamo attendendo le disposizioni attuative da parte dell’Agenzia delle Entrate. Sono attese entro il 19 giugno; (ne parliamo anche qui).

Posso già iniziare i lavori senza rischiare di non accedere all’ecobonus al 110%?

Si. Per entrambi i superbonus, il DL Rilancio parla di “spese documentate e rimaste a carico del contribuente, sostenute dall’1 luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021”.

Questo sta a significare che non è la data di inizio dei lavori, ma la data effettiva di pagamento dei lavori svolti a fare fede ai fini della fruizione alle detrazioni fiscali.

Quali sono le condizioni necessarie per accedere all’Ecobonus 110%?

Per poter accedere all’ecobonus potenziato al 110% sarà necessario che i lavori realizzati:

  • rispettino i requisiti minimi del decreto Mise 26 maggio 2015 che definisce l’applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici;
  • il miglioramento di 2 classi energetiche dell’edificio o, se non possibile (perché si è già nelle prime due classi) il conseguimento della classe energetica più alta da dimostrare mediante l’attestato di prestazione energetica APE, (di cui parlimo nel paragrafo seguente) rilasciato da un tecnico abilitato nella forma della dichiarazione asseverata.

Quali sono i Documenti necessari per accedere all’Ecobonus 110%? certificato ape e richiesta enea

L’attestato di Prestazione energetica APE è il documento che descrive le caratteristiche energetiche di un edificio, di un abitazione o di un appartamento secondo una scala da A4 a G (scala di 10 lettere) che stabilisce le prestazioni energetiche degli edifici. E’ obbligatorio per la vendita o l’affitto di un immobile e per accedere all’Ecobonus 110%.
La validità di un APE è, nella maggior parte dei casi, 10 anni e per riceverlo è necessario far effettuare un sopralluogo nell’immobile da parte di tecnici abilitati. Valore Energia offre a tutti i propri clienti la possibilità di ottenere la certificazione APE gratuitamente. Contattati e richiedilo subito a questo link.

Questo significa che per poter ricevere questo certificato è necessario rivolgersi a dei professionisti abilitati!

Per accedere all’ecobonus 110 %, oltre al certificato APE è necessario presentare richiesta all’ ENEA, solo online. In particolare avrete tempo 90 giorni per accedere all’area dedicata del sito dell’ENEA. Questa comunicazione dovrà contenere:

  1. dati anagrafici del beneficiario;
  2. informazioni relative all’immobile oggetto di intervento (anche la planimetria quindi);
  3. tipologia di intervento

Le autorità avvisano già da ora che bisognerà essere molto scrupolosi: sono previste sanzioni per dichiarazioni false o abusi e controlli rigidi. Tuttavia, in caso di errori, la comunicazione può essere rettificata, a patto che lo sia entro il termine della presentazione della dichiarazione dei redditi nella quale la spesa può essere portata in detrazione. La nostra azienda si occupa normalmente di comprendere queste pratiche a tutti coloro che diventano nostri clienti. 

Quali sono le sanzioni previste ?

I soggetti in gioco sono sostanzialmente due: i professionisti che rilasciano le certificazioni ed i contribuenti.

In particolare il professionista che rilascia asseverazioni non veritiere ai fini dell’accesso all’ecobonus 110 % potrà essere sanzionato con ammende da 2mila euro a 15mila euro per ogni attestazione o asseverazione infedele.

Per il contribuente ci sarà l’immediata decadenza dai benefici fiscali. Questo significa che l’Agenzia dell’Entrate non si farà di certo scrupoli ad inviare cartelle esattoriali con le cifre a lei dovute, cifre che saranno corrispondenti all’ammontare del bonus di cui il contribuente ha usufruito.

Maggiori informazioni?

Fino a questo momento sono queste le informazioni che, anche basandoci sul funzionamento attuale degli incentivi, siamo riusciti a reperire. Per maggiori dettagli e informazioni attendiamo tutti sia il provvedimento attuativo che la consueta guida che l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei contribuenti che dovrebbe essere disponibile dal 19 giugno.

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Fotovoltaico per l’azienda: come finanziare la riduzione dei costi energetici

Fotovoltaico per l’azienda: quali incentivi puoi sfruttare nel 2020 per finanziare la riduzione dei costi energetici?

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Se quando arriva la bolletta per l’energia elettrica la prima cosa a cui pensi è: Quali incentivi posso sfruttare per installare il fotovoltaico per la mia azienda per ridurne i costi?” allora sei nel posto giusto.

Se sei un imprenditore, immaginiamo che tu tenga alla tua azienda nella stessa maniera in cui tieni a tuo figlia o figlio. Vuoi solo il meglio per lei o lui e speri che possa crescere piena di salute e di energia. Per fare ciò però sono necessari degli investimenti, investimenti di cui non sempre puoi conoscere il reale ritorno economico. Se iscrivere un figlio all’università può essere considerato come un investimento sul suo futuro, installare in impianto fotovoltaico per la tua azienda può essere un investimento tra i migliorari. Un modo per migliorare i numeri del bilancio aziendale.

Ovviamente, prima di effettuare un simile investimento dovrai effettuare tutte le verifiche del caso. In particolare dovri verificare l’impatto economico e finanziario sul tuo bilancio. E’ il primo passo, prima di avviare le pratiche per installare un fotovoltaico per la tua impresa dovrai essere certo di far quadrare i conti.

Un ritorno economico che è davvero a portata di mano. Grazie alle agevolazioni fiscali previste dalla legge italiana ed al costo dell’energia elettrica al lordo delle tasse. In sostanza, una delle prime domande che ti sarai posto è: “quali  sono gli incentivi per il fotovoltaico di cui posso usufruire quest’anno?”.

In questo articolo troverai proprio alcuni semplici punti che potranno fornirti tutte le informazioni a riguardo realizzati dagli esperti in detrazioni fiscali per aziende di Valore Energia.

Impianto fotovoltaico per l’azienda: no al super-ammortamento e si al credito di imposta

Un incentivo per l’installazione di un impianto fotovoltaico per le aziende che veniva utilizzato in passato è quello che era conosciuto con il nome di super-ammortamento del 130%. Questo super ammortamento prevedeva che se i lavori di realizzazione dell’impianto fotovoltaico della tua azienda fossero costati ad esempio 100 mila euro, avresti potuto mettere nel bilancio della tua impresa, un costo per questo lavoro di 130 mila euro, un costo che sarebbe potuto essere spalmato nei successivi 11 anni. Il diretto vantaggio di tutto ciò è la conseguente diminuzione della pressione fiscale della tua azienda, particolarmente legata all’utile prodotto dalla tua impresa.

Se prima le cose funzionavano in questo modo, oggi non è più così.

Con la legge di bilancio 2020 questa misura è stata eliminata ed è stata sostituita dal nuovo credito di imposta al 6%. Un credito di imposta di cui è possibile usufruire per una spesa massima di 2 milioni di euro.

Ci teniamo subito a specificare che, sebbene questa agevolazione per l’installazione di un impianto fotovoltaico per un’azienda possa sembrare meno generosa la realtà dei fatti è che non sempre è così. Come in molte cose, il reale vantaggio di queste misure dipende dal caso a cui le si applicano. Inoltre, anche se il vantaggio si è ridotto in molti casi, l’investimento nel fotovoltaico resta sempre appetibile.

Se prendiamo come esempio una società di capitali (come S.p.a. o S.r.l.) soggette a Ires la differenza fra la nuova norma e la precedente è minima: se con il super-ammortamento al fotovoltaico potevi avere un vantaggio fiscale del 7.2% da ottenere in 11 anni, con la nuova cessione del credito al 6% puoi recuperare lo sgravio fiscale in 5 quote annuali.

Un altro aspetto interessante dato dal fotovoltaico è la possibilità di sfruttare lo scambio sul posto, ovvero la possibilità di cedere l’energia prodotta in eccesso alla rete, almeno fino ai 500 kWp. L’energia ceduta alla rete è di fatto come se fosse stata “venduta” e le tariffe con cui effettui questa operazione sono più che interessanti.

Le agevolazioni per il fotovoltaico per aziende del decreto FER1

Ci sono altre agevolazioni interessanti da valutare se vuoi installare un impianto fotovoltaico per la tua azienda. Ad esempio quelle previste dal decreto FER1, emanato allo scopo di sostenere la produzione dell’energia rinnovabile per raggiungere i target europei nel 2030.

Si tratta di un decreto interessante perché permette di usufruire di agevolazioni per il fotovoltaico a tutte quelle aziende che acquistano impianti di nuova costruzione superiori a 20 kW. Vi rientrano anche le aziende agricole a patto però che effettuino le installazioni in questioni su edifici con destinazione agricola oppure su serre.

Se ottieni questo incentivo tramite iscrizione a registro o asta, tutta l’energia immessa in rete potrà essere pagata secondo la tariffa incentivante approvata. Inoltre un altro dei vantaggi di questo decreto è che prevede ulteriori bonus applicabili direttamente alla tariffa incentivante, qualora l’azienda che si appresta ad installare un impianto fotovoltaico debba smaltire eternit o amianto.

Fra i contro di del decreto FER 1 rientra senza dubbio il fatto che esclude i potenziamenti di vecchi impianti fotovoltaici.

credito di imposta sì, ma solo per il sud o per il mezzogiorno

Questa forma di agevolazione per l’installazione del fotovoltaico per aziende può essere utilizzata solo in determinate regioni, come si evince dal nome di questa misura. Le regioni in questione sono le seguenti:

  • Campania,
  • Puglia,
  • Basilicata,
  • Calabria,
  • Sicilia,
  • Molise,
  • Sardegna,
  • Abruzzo

Inoltre si tratta di una misura che sarà valida fino al 31 dicembre 2020.

Tutti i soggetti che sono titolari di impresa possono beneficiarne. Tutti tranne i soggetti che operano nel settore della produzione e distribuzione di energia e infrastrutture energetiche. Sarà quindi possibile usufruire di queste agevolazioni qualora la produzione di energia elettrica sia funzionale all’attività della tua azienda e non rappresenti il suo business principale.

Le altre attività escluse da questa agevolazione sono le seguenti:

  • l’industria siderurgica,
  • industria carbonifera,
  • costruzione navale,
  • produzione di fibre sintetiche,
  • trasporti e le relative infrastrutture.

La normativa in questione, sebbene sia stata oggetto di numerose applicazioni con molte aziende che sono riuscite ad usufruire degli incentivi per l’installazione del fotovoltaico, non è molto chiara e ti consigliamo di approfondirla con il tuo consulente fiscale prima di fare passi azzardati. Sembrerebbe infatti che il il fotovoltaico debba essere uno degli elementi che compongono un investimento complessivo più ampio per avere accesso al credito di imposta che varia dal 25% al 45%.

Quindi Gli incentivi per il fotovoltaico per l’ azienda sono convenienti?

Per dare una conclusione a quanto abbiamo scritto fino a questo momento, se stai pensando di ricorrere al fotovoltaico per la tua azienda nel 2020 siamo lieti di ribadire la bella notizia.

Gli strumenti incentivanti a tua disposizione non mancano di certo. Tuttavia ti consigliamo di organizzarti bene e per tempo ricorrendo ai tuoi consulenti fiscali oppure alla nostra consulenza.

Per fare questo non esitare a contattarci!

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DL Rilancio: tutte le informazioni sugli Ecobonus al 110%

DL Rilancio ed Ecobonus al 110%. Tutte le informazioni che cerchi sulle nuove agevolazioni spiegate per bene!

Home » Archivi per Simone Cirone » Pagina 43

 

E’ finalmente arrivato il tanto attesto testo del DL Rilancio con gli Ecobonus al 110%. Un intervento che, secondo le intenzioni del governo, dovrebbe servire a dare una svolta green alla nostra economia!

Accanto a graditi ritorni, molte sono le novità degli ecobonus al 110% contenute nel Dl Rilancio, consultabile nella sua versione integrale cliccando su questo link, soprattutto riguardanti il settore dell’efficientamento energetico.

Data la numerosa mole di pagine in esso contenute, abbiamo pensato che ti potrebbe fare piacere andare subito al punto e capire quali sono le novità. Ecco quindi le più importanti agevolazioni contenute in questo Decreto Legge. Novità riguardanti soprattutto i criteri con i quali avere accesso alle agevolazioni fiscali. E’ importante capire quali tipologie di lavori danno accesso alle agevolazioni  ed a quanto possono ammontare le spese massime sostenute per averne diritto.

Per questo abbiamo deciso di scrivere questa specie di riassunto sugli ecobonus al 110% del DL Rilancio!

In particolare abbiamo suddiviso queste informazioni nei seguenti “capitoli”:

  1. Validità degli ecobonus 110% del DL Rilancio;
  2. Interventi previsiti e requisiti per accedervi;
  3. Ecobonus per il fotovoltaico;
  4. Ecobonus per i sistemi di accumulo;
  5. Ulteriori chiarimenti.

Pronto a scoprirle?

Da quando e per quanto tempo avranno validità gli Ecobonus 110% del DL Rilancio?

Sarà possibile usufruire del bonus del 110% per le spese sostenute per gli interventi di efficientamento energetico sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021. Le spese sostenute dal 1 Gennaio del 2020 ad oggi possono solo ambire alla cessione del credito.

Quali sono i requisiti minimi per accedere alle agevolazioni del DL Rilancio?

Per avere accesso all’ecobonus del 110% del DL Rilancio di gli interventi di efficientamento energetico devono rispettare i seguenti requisiti minimi:

  1. Devono assicurare almeno il miglioramento di 2 classi energetiche attestate con APE (attestato Prestazione Energetica);
  2. Deve essere stipulata un’assicurazione di copertura eventi catastrofici qualora il cessionario decida di cedesse il credito;

Quali interventi danno diritto all’ecobonus?

Secondo il DL Rilancio danno diritto all’ecobonus del 110% i seguenti tipi di intervento:

  1. Interventi di isolamento termico;
  2. Sostituzione impianti climatizzazione delle parti comuni degli edifici;
  3. Sostituzione impianti climatizzazione (riscaldamento o raffrescamento) di edifici familiari: pompe di calore, sistemi ibridi, scaldaacqua a pompa di calore, sistemi geotermici, sistemi di accumulo.
  4. Fotovoltaico, sistemi di accumulo;
  5. Tutti gli interventi già rientranti nel precedente Ecobonus;

Qual’è l’importo massimo di spesa per cui è erogato il bonus dell 110%?

Le agevolazioni massime previste gli interventi sono le seguenti:

  1. 30.000 Euro: per gli interventi termici previsti al punto 2 e 3 di cui sopra;
  2. 60.000 Euro: per gli interventi indicati al punto 1 di cui sopra;
  3. 48.000 Euro: per gli interventi indicati al punto 4 di cui sopra;

DL Rilancio: Ecobonus al 110% per il fotovoltaico

Quali sono i requisiti minimi per accedere alle agevolazioni del fotovoltaico?

Per avere accesso al bonus gli interventi riguardanti il fotovoltaico devono rispettare i seguenti requisiti minimi:

  1. La cessione dell’energia in eccesso a quella auto-consumata al GSE è obbligatoria;
  2. Assicurazione obbligatoria per la cessione del CREDITO;
  3. Abbinato ad uno degli interventi sopra ossia: rifacimento o sostituzione impianti termici invernali o raffrescamento;
  4. Edificio deve al meno aumentare di 2 classi energetiche;

Qual’è l’importo massimo di spesa per cui è erogato l’ecobonus per il fotovoltaico al 110%?

L’ agevolazione massima per gli interventi di realizzazione impianti fotovoltaici e batterie di accumulo ammonta a 48.000 Euro ed ovviamente vanno sempre abbinati ad interventi termici come detto sopra .

Sono agevolabili anche impianti fotovoltaici realizzati nell’ambito di:

  • d) “interventi di ristrutturazione edilizia” come ad esempio il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell’edificio, l’eliminazione, la modifica e l’inserimento di nuovi elementi ed impianti.
  • e) “interventi di nuova costruzione”.  Si considerano nuova costruzione: 1) la costruzione di manufatti edilizi fuori terra o interrati (es. pensilina o tettoia).

N.B.: L’IMPIANTO FOTOVOLTAICO DA DIRITTO DA SOLO ALL’ECOBONUS AL 110% SOLO SE CON LA SUA INSTALLAZIONE  L’EDIFICIO SUL QUALE E’ INSTALLATO OTTIENE UNA CLASSE ENERGETICA PARI AD “A”.

Bonus al 110% per i sistemi di accumulo

Come funziona?

Il bonus al 110 % per I sistemi accumulo non ha nessuna limitazione di costo al Kw.

Esiste solo il limite max di spesa che ammonta a 48.000 Euro qualora si fosse spesa tale cifra in ambito di altri interventi di efficientamento energetico, come ad esempio l’installazione del fotovoltaico e termico come sopra specificato.

Se i sistemi di accumulo vengono installati dopo dell’impianto fotovoltaico, e se quest’ultimo ha già beneficiato delle agevolazioni della stessa legge (ristrutturazione edilizia), il limite di spesa per ogni kW è pari ad Euro 1000. Ad esempio se avete costruito un impianto fotovoltaico da 1 anno ed ha goduto delle detrazioni anche il sistema di accumulo è agevolato.

Domande frequenti: ulteriori chiarimenti

Abbiamo inoltre provato a rispondere ad alcune domande sugli Ecobonus al 110% del DL Rilancio che probabilmente ti saranno venute in mente:

  1. Domanda: Ho fatto un contratto per un fotovoltaico o una pompa di calore prima del Decreto rilancio ho diritto al 110%? Risposta: Non ha diritto al 110% ma ha diritto ad avere lo sconto in fattura con la cessione del credito.
  2. Quanto è lo sconto in fattura? Il 50% se ha fatto un fotovoltaico o il 65% se è un intervento termico.

Per quanto riguarda il DL rilancio ed i suoi ecobonus 110% per il momento è tutto.

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Come difendersi dalle truffe nel settore dell’energia rinnovabile

Alcuni consigli utili per non cadere nelle truffe dell’energia rinnovabile e tutti i motivi per cui dovresti fidarti di Valore Energia

Home » Archivi per Simone Cirone » Pagina 43

 

Il settore delle energie rinnovabili negli ultimi anni ha registrato una forte crescita. Sono molte le aziende che sono nate sull’onda della crescente consapevolezza che le energie rinnovabili rappresentino la soluzione per produrre l’energia elettrica necessaria al fabbisogno quotidiano in maniera ecologica e sostenibile.

I progressi tecnologici del settore della produzione di energia da fonti rinnovabili sono stati senza dubbio notevoli, soprattutto in termini di efficienza. Sono questi i progressi che hanno permesso a molte persone di usufruire di energia elettrica pulita grazie alla notevole riduzione dei costi degli impianti necessari a produrla. Costi che sono ulteriormente ridotti dalle numerose politiche di incentivi statali di cui gode questo settore. Inoltre il risparmio sulle bollette garantito dà a questi impianti, fotovoltaici, eolici, pompe di calore, a biomassa, solari termici, ecc. è davvero notevole ed in grado di fare recuperare l’investimento in pochi anni.

Un’altro fattore che ha determinato la crescita di questo settore è certamente l’evoluzione del modo di comunicare delle aziende che, grazie ad internet sono riuscite, grazie alla pubblicità on line, a conquistare importante quote di mercato, proprio come noi di Valore Energia.

Se da un lato però la visione sembra essere rosea dall’altro molte persone sono state vittime di truffe del settore dell’energia rinnovabile, perdendosi nei meandri della rete.

Quando ci si appresta a raccogliere informazioni su internet in tema di impianti ad energie rinnovabili, complici anche la miriade di fake news che circolano proprio attraverso il web, ci si dovrebbe sempre chiedere se il sito web che stiamo leggendo è affidabile, se è direttamente collegato ad un’azienda esistente, se ci sono delle persone “vere” a gestirne i contenuti. Prima di prendere per oro colato tutto quello che troviamo scritto, dovremmo verificarne l’attendibilità, sia online che offline. Non basta quindi consultare la sezione Chi Siamo del sito internet (la nostra è comunque consultabile cliccando qui) per stare tranquilli e non cadere in truffe dell’energia rinnovabile!

Proprio per agevolarti questo compito abbiamo deciso di raccogliere in questo articolo alcuni consigli utili per difenderti dalle truffe dell’energia, formulati sotto forma di alcune domande a cui ti consigliamo di rispondere. Grazie a questi consigli speriamo tu possa evitare di cadere vittima di malintenzionati.

Ma non ci limiteremo a fornirti questi consigli, ti forniremo, come avrai modo di verificare tu stesso proseguendo nella lettura, tutte le informazioni necessarie affinché tu possa scegliere di fidarti di noi.

In particolare cercheremo di rispondere alle seguenti domande:

  1. L’azienda esiste davvero?
  2. Com’è strutturata la sua presenza nel web?
  3. Quali sono i dati fiscali che devono essere presenti?
  4. Si tratta di un’azienda solida?
  5. Quali sono le persone che lavorano nell’azienda?
  6. E’ possibile vedere alcuni lavori realizzati?
  7. Quali sono i punti di forza di Valore Energia?

Sei pronto?

Come difendersi dalle truffe nel settore dell'energia rinnovabile? Alcuni consigli

Alcuni consigli su come difendersi dalle truffe nel settore dell’energia rinnovabile a cura di Valore Energia

1. Come difendersi dalle truffe energia rinnovabile: L’ azienda esiste davvero?

Si. Valore Energia è un progetto di Solar Cash S.r.l.. La nostra azienda ha 3 sedi, una legale in Lombardia a Milano in Via San Gregorio 55 e due operative. A Perugia in Via Madonna Alta 142 ed in Via Cappelli 1, Serravalle Pistoiese . L’indirizzo dei nostri uffici è pubblico e facilmente reperibile all’interno della sezione contatti del nostro sito web. Il nostro numero di telefono è il seguente +39.075.7827526. Abbiamo anche un Numero Verde e questa invece è la nostra e-mail: info@solarcash.it

Abbiamo deciso di partire proprio dal nostro indirizzo e dai nostri contatti perché siamo sicuri che, per verificare l’esistenza o meno di un’azienda questa siano le prime cose da controllare.

Alcune volte capita infatti di finire su siti web con offerte strabilianti ma che non hanno indicazioni precise su come contattare l’azienda titolare del sito. Il sospetto in questi casi è lecito: perché questa aziende non dovrebbe fornire indicazioni chiare sui propri contatti quando il loro obiettivo è quello di vendere un prodotto?

Se ti dovesse capitare quindi di imbatterti in una situazione del genere stai attento: probabilmente è una delle truffe dell’energia di cui parlavamo prima.

2. Come dovrebbe essere strutturata la presenza sul web di un’azienda seria?

Oggi è diventato indispensabile essere presenti sul web per ogni tipo di azienda. Essere presenti sul web non significa avere solo un sito web, ma sempre di più significa essere presenti anche su altri canali di internet.

Un esempio? Un’azienda sera dovrebbe avere anche dei profili social. Per questo è sempre bene verificare che l’azienda in questione abbia oltre al sito anche dei profili social.

A questo proposito noi siamo anche su Facebook, Instagram, e Linkedin. Cliccando rispettivamente sul nome di ogni social Network che abbiamo elencato qui puoi visitarne il nostro profilo.

3. Quali sono i dati fiscali da ricercare  in un sito web per non cadere in una delle truffe nel settore dell’energia?

Quanto scritto qui sopra però spesso non è sufficiente. I truffatori, con il passare del tempo, si sono fatti furbi e sanno benissimo che i dati di cui abbiamo parlato qui sopra sono i primi ad essere verificati.

Accanto a questi dati quindi, per non cadere vittima di una delle truffe nel settore dell”energia, è sempre bene anche controllare nel sito web in questione la presenza di P.Iva e del Capitale Sociale che di solito sono inseriti nel “footer”, ovvero la parte più in basso del sito.

Per trasparenza ecco i nostri dati: la P.IVA di Solar Cash srl, l’azienda che possiede il brand Valore Energia è questa 0324888054. Mentre il nostro Capitale Sociale ammonta a 130.000€.

La P.IVA sta ad indicare che l’azienda è riconosciuta dal fisco ed il Capitale Sociale, specie da determinate cifre in poi, è un indice dell’investimento effettuato per dare vita all’azienda e quindi può tranquillizzare sulla serietà della stessa e fornirti un indizio sul fatto di essere di fronte ad un truffa o meno. Investire 1.000€ oppure investirne 100.000 sono due cose molto diverse. Chi investe di più sarà senza dubbio più interessato a fare in modo che l’azienda funzioni per rientrare dell’investimento.

4. Come difendersi dalle truffe energia rinnovabile: L’ azienda che sto visionando è solida?

Fare chiarezza sulla proprietà dell’azienda e sul suo fatturato è un ottimo modo per dare sicurezza ai potenziali clienti. A questo proposito ci teniamo a sottolineare ancora una volta che Valore Energia è un brand di Solar Cash S.r.l.

Per ogni brand o azienda, facendo delle rapide ricerche è inoltre possibile stabilirne la solidità economica attraverso la ricerca del suo fatturato e della sua crescita. A questo proposito Valore Energia fa parte di un gruppo il cui fatturato si aggira all’incirca sui 30 milioni di euro annui. Il fatturato di Valore Energia è molto cresciuto negli ultimi anni, solo nel 2019 di oltre il 30%.

Un altro indice della solidità dell’azienda è dato dal tempo che è passato dalla sua fondazione. Valore Energia è nata nel 2012, un azienda giovane si, ma che grazie ai suoi oramai 8 anni di esperienza dimostra di saper presidiare il mercato.

Il fatto di fornire informazioni di questo genere in maniera chiara solitamente è indice di un’azienda affidabile e seria.

Non lo pensi anche tu?

5. Un’azienda è fatta di persone. Quali?

Un’altro importante tassello per costruire la fiducia verso un’azienda può senz’altro essere rappresentato dalla presenza o meno della descrizione della squadra che la compone. Vedere che ci sono delle vere persone al lavoro è senza dubbio indice di affidabilità. Non credi anche tu?

A questo proposito, cliccando qui puoi conoscere il nostro team.

6. E’ possibile vedere alcuni lavori che l’azienda ha realizzato in modo da rendersi conto se sia una truffa dell’energia oppure no?

Un’azienda che si propone di vendere un servizio importante come quello dell’efficientamento energetico, a nostro avviso, deve anche avere un portfolio clienti ben visibile ed in mostra. Diffida da chi è sempre vago su questi argomenti!

A questo proposito puoi trovare nella sezione Portfolio della nostra Home Page alcune immagini di alcuni lavori che abbiamo realizzato. Pannelli solari, pompe di calore, impianti fotovoltaici e molti altri proprio perché vogliamo fornire un’idea ben precisa di quello che sappiamo fare attraverso le immagini dei lavori che abbiamo realizzato in questi 8 anni. E di cose ne abbiamo fatte parecchie abbiamo realizzato 479 progetti per 438 clienti ricevendo 969.000€ di incentivi!

Inoltre, sempre nella stessa pagina trovi un altro indice della nostra affidabilità che altre aziende serie utilizzano: i nostri Partner. Si tratta di aziende, quasi sempre di aziende multinazionali, con le quali collaboriamo durante la realizzazione dei nostri impianti. Aziende che, se non fosse per l’alta qualità e professionalità del nostro lavoro, non ci avrebbero di certo concesso questo onore.

Visitare un sito web di un azienda che si occupa di impianti elettrici ad energie rinnovabili che offre anche un’opportunità di controllare i lavori che ha svolto ed i partner con i quali lavora acquisisce senza dubbio un valore aggiunto per chi si appresta a fare questo tipo di interventi. Un valore aggiunto che secondo noi è necessario per far capire al potenziale cliente di poter fidarsi dell’azienda in questione. Perciò fai attenzione anche a questi dettagli!

Giunti a questo punto, abbiamo fatto un breve elenco di tutti quegli elementi che a nostro avviso dovrebbero essere presenti in un sito web di un azienda del nostro settore. Tuttavia manca ancora un elemento che può fare la differenza. Scopriamolo qui di seguito.

7. Quali sono i  punti di forza di Valore Energia?

I punti di forza di un’azienda sono quegli elementi che la differenziano dalle altre. Quei servizi che possono fare davvero la differenza durante la scelta da parte del cliente.

Sei curioso di scoprire i nostri punti di forza? Eccoli qui di seguito:

  1. Lavoriamo a stretto contatto con il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), la società controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze che si occupa degli incentivi economici per la produzione di energia da fonti rinnovabili e da impianti di cogenerazione ad alto rendimento, seguendone precisamente indicazioni e consigli;
  2. Effettuiamo lavori chiavi in mano preoccupandoci senza farti perdere ulteriore tempo alla ricerca del tecnico abilitato per autorizzazioni o procedure burocretiche;
  3. Siamo abilitati ad eseguire le verifiche e di rinnovo sulle tarature su gruppi di misura anche in loco presso specifici siti di produzione, in quanto siamo autorizzati ad operare in tutto il territorio nazionale. Analizzando le specifiche di ogni singolo impianto siamo inoltre in grado di fornire direttamente gli strumenti di misura necessari e garantirne la corretta installazione e funzionalità come da normative.
  4. Vogliamo rendere la tua casa o la tua azienda un posto più accogliente, per questo i nostri tecnici studieranno la proposta personalizzata che meglio si adatta alle tue esigenze e ti forniranno una soluzione adeguata!
  5. Ti garantiamo l’accesso ai finanziamenti. Come? Mettendoci la faccia! Grazie al servizio “finanziamento garantito”  potrai usufruire alla cessione del conto termico o delle detrazioni fiscali del 110% ottenendo uno sconto in fattura immediato!

8. Conclusione

In questo approfondimento, abbiamo cercato di darti alcuni consigli utili per difenderti dalle truffe dell’energia rinnovabile, soprattutto per quanto riguarda nel settore degli impianti ad energia rinnovabili e, sperando di fare cosa a te gradita, abbiamo anche colto l’occasione per presentarci un po’ meglio.

Se arrivato a questo punto sei ancora scettico su Valore Energia… non ti resta altro che venirci a trovare di persona nei nostri uffici di Perugia!

Magari contattaci per prendere un appuntamento cliccando qui !

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Fotovoltaico e micro-eolico sono una valida alternativa alle batterie di accumulo?

Un impianto fotovoltaico integrato con uno micro-eolico è una soluzione alternativa valida alle batteria di accumulo? Scopriamolo insieme

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Fotovoltaico e micro-eolico sono due sistemi di produzione di energia con fonti rinnovabili fra i più diffusi, sia in ambito domestico che pubblico. Se fino a poco tempo fa però erano trattati come due cose distinte, oggi è possibile anche avere degli impianti eolici e fotovoltaici integrati fra di loro.

Come potrai facilmente immaginare la possibilità di integrare fotovoltaico ed eolico offre dei vantaggi maggiori rispetto all’utilizzo di solamente uno dei sistemi di produzione dell’energia da fonti rinnovabili. L’idea alla base di questa integrazione fra eolico e fotovoltaico infatti è quella di garantire la produzione energetica per un autoconsumo immediato più continuativa: quando uno dei due non funziona o non è sufficiente per il fabbisogno energetico richiesto, subentra l’altro.

In altri altri articoli abbiamo affrontato il tema dei sistemi di accumulo dell’energia e di come siano fondamentali per immagazzinare l’energia prodotta in eccesso dai vari impianti energetici a fonti rinnovabili. Energia che poi può essere utilizzata in un secondo momento quando l’impianto in questione (fotovoltaico o eolico che sia) non è in grado di produrla.

A questo punto però sorge spontanea una domanda. Un impianto integrato fotovoltaico e micro-eolico è in grado di rappresentare una valida alternativa alle batterie di accumulo?

Si tratta di una domanda legittima che tuttavia necessita di una spiegazione approfondita, dal momento che non esiste una risposta, positiva o negativa vera e propria in merito.

Prima rispondere alla fatidica domanda con cui si intitola questo articolo facciamo un passo indietro provando a soffermarci sul principio base di funzionamento di un impianto eolico e su quello del funzionamento dell’impianto micro-eolico.

Come funziona un impianto fotovoltaico?

Un impianto fotovoltaico per la produzione di energia tramite i pannelli solari, come dice il nome stesso, funziona tramite l’energia del sole. Più il pannello solare riceve energia solare, più energia elettrica è in grado di produrre.

Questo significa quindi che quando  il pannello fotovoltaico è ben esposto alla luce del sole, questo riesce a produrre una quantità di energia elettrica maggiore rispetto di quando non lo è. Ad esempio, durante l’estate, quando le condizioni meteorologiche sono statisticamente più belle, sicuramente l’impianto fotovoltaico domestico avrà una resa maggiore che durante l’inverno quando spesso il cielo è nuvolo e soggetto a rovesci temporaleschi.

Proprio per ovviare a questa problematica di resa stagionale sono state introdotte le cosiddette batterie di accumulo in grado di immagazzinare l’energia prodotta in eccesso per poi riutilizzarla nel momento del bisogno.

Come funziona un impianto micro-eolico?

Un impianto microeolico invece si basa su di un altro principio di funzionamento, un principio che dipende dall’intensità del vento. Le pale, caratteristiche di ogni impianto eolico, vengono spinte dal vento e, girando su stesse attorno all’asse del rotore, sono in grado di produrre energia elettrica.

Ne consegue quindi che, più c’è vento, più energia sono in grado di produrre questi tipi di impianti. E solitamente, c’è più vento quando le condizioni meteo sono brutte, ovvero durante temporali o comunque durante la stagione invernale. Ovviamente poi il fattore vento dipende anche dalla posizione in cui si trova la turbina eolica, ma ai fini di questo articolo, limitiamoci a considerare solamente il principio base di funzionamento dell’eolico.

Essendo il vento un fattore molto instabile ed incostante, l’utilizzo di sistemi di accumulo anche per l’impianto micro-eolico è quindi altamente consigliato per non rimanere a secco di energia.

Perché fotovoltaico e microeolico sono complementari?

A questo punto c’è da fare una considerazione fondamentale ed è la seguente.

Come abbiamo visto infatti, almeno in teoria, l’impianto fotovoltaico da il meglio di sè durante la stagione estiva quando c’è spesso bel tempo, mentre quello eolico si esprime al meglio durante la stagione invernale, quando le condizioni atmosferiche sono avverse.

Quindi se per produrre energia per la mia abitazione o ufficio utilizzo un impianto fotovoltaico ed uno micro-eolico potrei avere energia tutto l’anno!

Conclusione

Fotovoltaico e microeolico sono quindi complementari fra di loro e potrebbero essere una valida alternativa ai costosi, ed in alcuni casi ingombranti, sistemi di accumulo dell’energia ovvero le cosiddette batterie di accumulo.

Tuttavia le cose nella realtà sono più complicate di così. Ad esempio per il particolare clima di una relativa zona geografica, potrebbe essere più conveniente per il solo impianto fotovoltaico con batterie, così come viceversa potrebbe essere più produttivo quello micro-eolico.

Si tratta di valutazioni da eseguire, soprattutto se non si è esperti del settore. Visto anche l’ammontare dell’investimento in questione è sempre bene rivolgersi ad esperti del settore, come noi di Valore Energia, prima di decidere quale sistema di produzione dell’energia installare. Anche perché si tratta di un settore in cui sono previsti molti incentivi, specie dopo il DL Rilancio del governo Italiano, che non vorrai assolutamente farti sfuggire!

Cosa aspetti a contattarci per chiederci tutte le informazioni di cui hai bisogno cliccando qui?

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Come funzionano le pompe di calore?

Come funzionano le pompe di calore? Un focus sul funzionamento delle pompe di calore e sulle loro tipologie

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Oggi giorno esistono molti sistemi di riscaldamento e di refrigerazione. Sistemi che i cittadini di tutta Italia e di tutto il mondo utilizzano in ambito domestico e non solo. Tra i più diffusi vi sono le cosiddette pompe di calore. Sistemi che sfruttano le cosiddette energie rinnovabili, con il vantaggio quindi di ridurre l’impatto ambientale.

La pompa di calore è un sistema ad energia rinnovabile perché è in grado di sfruttare l’energia termica prodotta da fonti come acqua, terreno ed aria. Inoltre è in grado sia di riscaldare un ambiente che di raffreddarlo, in questo modo il suo utilizzo è costante durante tutti i giorni dell’anno. Un utilizzo particolarmente apprezzato anche perché permette di avere l’acqua calda, sia per l’uso personale che per i termosifoni.

Ma come è possibile tutto ciò? Come funzionano quindi le pompe di calore? Quanti tipologie di pompe di calore o termopompe esistono?

Scopriamolo insieme in questo approfondimento qui di seguito.

Come funzionano le pompe di calore?

Il funzionamento delle pompe di calore è dato da un circuito chiuso al cui interno è presente un fluido. A seconda della temperatura in cui si trova è in grado di passare dallo stato gassoso allo stato liquido. Sono proprio questi cambiamenti di stato ciclici a provocare le variazioni di pressione e temperatura necessarie al funzionamento della pompa di calore.

Ma come avvengono questi cambiamenti di stato ciclici che sono alla base di come funzionano le pompe di calore?

Il vaporizzatore presente all’interno delle pompe di calore acquisisce calore dall’ambiente (acqua, terra o aria) riuscendo a trasformare il liquido in vapore. In seguito il vapore ottenuto, grazie ad un compressore viene di nuovo trasformato in liquido per mezzo di una valvola di espansione che consente al fluido di tornare alle sue condizioni di inizio. E’ in questa fase che le pompe di calore cedono il proprio calore all’impianto.

Alcuni vantaggi delle pompe di calore

Tutto questo processo che abbiamo appena descritto ha i suoi innegabili vantaggi: il più importante è che la quota di energia prodotta è di almeno 5 volte superiore rispetto al dispendio di elettricità.

I vantaggi inoltre non terminano qui: basando il loro funzionamento sul cambiamento di stato fra vapore e liquido e quindi sulla differenza di temperature fra i due stati, le pompe di calore sono in grado sia di riscaldare che di raffreddare un ambiente. Quindi significa che è perfetto per essere utilizzato in qualsiasi edificio, sia durante l’estate che durante l’inverno.

Inoltre, se proprio si desidera aumentare ancora di più l’efficienza energetica dell’edificio o abitazione in questione, allora è sempre possibile integrare pompa di calore ad un impianto fotovoltaico. In particolare ci riferiamo al solare termodinamico, un sistema attraverso il quale si combinano le caratteristiche peculiari delle pompe di calore e di un collettore solare di tipo termico, con un piccolo pannello solare, una componente compressore e un serbatoio per l’acqua. In questo modo non si utilizzerebbero fonti da combustione e si riuscirebbe a risparmiare notevolmente sulle bollette elettriche facendo rientrare in tempi brevi dell’investimento sostenuto.

Quali sono le diverse tipologie di pompe di calore?

Ora che abbiamo descritto come funzionano le pompe di calore siamo pronti per elencare le loro diverse tipologie. Per ovviare alle diverse esigenze infatti esistono pompe di calore di diverse tipologie, dimensioni, e fabbisogno richiesto. I fattori da tenere in considerazione quando le si scelgono sono quindi molteplici ed in base a questi fattori possiamo fare due tipi di classificazione a seconda della loro:

  1. Valenza
  2. Sorgente

Pompa di calore mono-valente o bivalente

Possiamo parlare di pompe mono o bi-valenti, intendendo rispettivamente un impianto responsabile, da solo, del riscaldamento domestico oppure di un impianto in associazione ad altre tipologie di impiantistica.

Le pompe di calore mono-valenti, soprattutto quelle aria aria, sono convenienti solo in territori di per sé caldi, mentre in aree soggette ad un consistente abbassamento di temperatura sarà necessario disporre di impianti aggiuntivi per far fronte alle necessità di riscaldamento domestico, soprattutto in inverno.

Pompe di calore: classificazione in base alle sorgenti

E’ possibile fare una ulteriore classificazione delle pompe di calore prendendo in considerazione quelle che sono le “sorgenti”. In base a questa distinzione possono essere di tre tipi:

  • Pompa di Calore aria acqua: in questo caso l’energia termica necessaria al suo funzionamento viene ricavata dall’aria presente al’esterno dell’edificio, la quale viene utilizzata per il funzionamento dell’impianto stesso. La pompa di calore viene quindi installata all’esterno dell’edificio e deve per forza essere fornito di un componente deputato allo sbrinamento.
  • Pompa di Calore acqua acqua: l’energia termica utilizzata in questo caso proviene dalle acque di falda. A fronte di un investimento certamente superiore, soprattutto per quanto riguarda l’installazione, c’è l’indiscutibile vantaggio di non risentire delle condizioni meteo esterne.
  • Pompa di Calore terra acqua: come può essere facilmente intuibile dal nome, in questo caso è coinvolto il sottosuolo. Pertanto in questo caso la pompa di calore sfrutta l’energia geotermica presente mano a mano che si scende nelle profondità della terra. L’impianto sfrutta il calore costante presente alla profondità di circa un metro e mezzo (da calcolare parallelamente alla superficie) se in orizzontale, oppure, se in verticale, alla profondità di diverse decine di metri, che particolari sonde sono in grado convogliare alla pompa per il suo funzionamento. Grazie alle loro caratteristiche, che le rendono efficienti in termini di continuità del rendimento, sono proprio quelle di questo ultimo tipo ad essere le pompe di calore più diffuse. Tuttavia hanno anche un elevato inquinamento acustico, motivo per il quale spesso sono installate all’esterno dell’edificio.

Conclusioni

In questo approfondimento abbiamo cercato di spiegare in maniera approfondita il funzionamento delle diverse tipologie di pompe di calore disponibili ad oggi sul mercato.

Come avrai intuito però, scegliere la pompa di calore giusta per le tue esigenze non è affatto semplice sebbene sia uno dei modi migliori per garantirti acqua calda ed ambienti sempre alla giusta temperatura. I fattori da tenere in considerazione non si limitano di certo solo a quelli che abbiamo preso in considerazione in questo articolo, ad esempio devi anche valutare la manutenzione.

Pertanto prima di prendere qualsiasi decisione in merito dovresti rivolgerti ad un esperto come noi di Valore Energia.

Cosa aspetti quindi? Clicca qui per contattarci subito!

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Impianto micro idroelettrico domestico: realtà o fantascienza?

Alla scoperta del micro elettrico domestico: cosa è, come funziona ed a chi si rivolge

L’impianto micro idroelettrico domestico è una delle soluzioni più innovative per generare elettricità, specie se ci si riferisce ad un condominio o ad un’abitazione privata.

In effetti, letta così, senza sapere nulla a riguardo il micro idroelettrico, questa affermazione può sembrare un po’ strana.

Se pensiamo infatti a quella che comunemente indichiamo come energia idroelettrica, pensiamo a dighe, laghi artificiali, e centrali idroelettriche di grandi dimensioni. Insomma pensiamo a quel genere di impianti che sorge in prossimità dei corsi d’acqua principali (mulini per i più nostalgici). Ricorre il pensiero anche alle grandi turbine idrauliche sommerse o sul pelo dell’acqua che ormai stanno costellando le coste europee e non solo.

Come è possibile dunque che gli impianti idroelettrici siano oggi di dimensioni così ridotte da essere definiti micro idroelettrici domestici ?Infatti fino a pochi anni fa si realizzavano impianti del genere di dimensioni mastodontiche! E’ davvero possibile sfruttare l’energia idroelettrica per alimentare gli elettrodomestici di casa nostra?

Ebbene si, sebbene si possa fare fatica a crederlo. Vi spieghiamo tutto ciò che dovete sapere in questo approfondimento sugli impianti micro idroelettrici.

Pronti ad “immergervi” nella lettura?

Cosa sono gli impianti micro idroelettrici domestici?

L’aggettivo domestico accanto al sostantivo impianto micro idroelettrico sta appunto ad indicare lo scopo e la dimensione di quest’ultimo. Niente cascate artificiali nella vostra cucina o nel vostro bagno! Un metodo molto più alla mano ed intuitivo che tuttavia si basa su quello appena menzionato.

Il micro idroelettrico è in sostanza un impianto idroelettrico in piccolo. Anche in questo tipo di impianto c’è l’acqua che scendendo, fa girare una turbina che genera energia elettrica. La turbina idraulica è quel dispositivo meccanico in grado di trasformare l’energia potenziale e/o cinetica dell’acqua in energia meccanica. E’ proprio questa energia a far girare un alternatore che la trasforma in energia elettrica.

Quello che abbiamo descritto è quindi un metodo efficiente quel tanto che basta ad abbassare i costi delle bollette contribuendo a produrre energia elettrica in maniera sostenibile. Inoltre si tratta di un metodo che può essere sfruttato da chiunque, anche da chi vive in città.

Come funziona un impianto microelettrico domestico?

Un impianto di questo tipo è in grado di sfruttare l’energia idroelettrica prodotta in due diversi modi:

  1. Salto di pressione
  2. Movimento cinetico dell’acqua.

Il funzionamento di un impianto micro-elettrico domestico a salto di pressione si basa su di un fenomeno che si verifica quando c’è molto dislivello fra valle e monte. Proprio come nei condomini ed in tutti gli edifici di una certa altezza. L’energia viene raccolta attraverso delle valvole particolari, che servono a diminuire la pressione nei tubi in cui circola l’acqua, permettendo così il suo utilizzo nelle abitazioni. Il salto di pressione tra valle e monte, soprattutto in edifici alti, può raggiungere valori di alcune atmosfere, e ciò può essere sfruttato dalle microturbine per produrre energia. L’energia viene prodotta solo quando c’è necessità di acqua, che nei condomini coincide proprio quando sono presenti persone nell’edificio, quindi nel momento di massimo bisogno.

Il metodo del movimento cinetico invece risulta essere applicabile a tutte le realtà domestiche, e sfrutta il movimento dell’acqua nelle tubature che viene trasformata, attraverso microturbine, in elettricità. Questo è reso possibile grazie all’alternatore collegato alla turbina, che trasforma il movimento delle pale in tensione elettrica.

Entrambi questi sistemi possono essere installati in combinazione con gli accumulatori di energia che, immagazzinando l’energia prodotta in eccesso sono in grado di rilasciarla nel momento del bisogno, aumentando l’efficienza dell’impianto.

Stiamo quindi parlando di una tecnologia all’avanguardia che con un costo contenuto può permetterci di produrre energia in maniera indipendente dalla rete per poter illuminare la nostra casa.

Quando è indicato installare un impianto micro idroelettrico domestico?

Come potrai aver già in parte intuito, questa soluzione è perfetta chi ha vicino casa un fiume, un torrente o un canale d’irrigazione. In alternativa è consigliato per quei condomini la cui altezza sia tale da produrre un salto di pressione sufficiente alla produzione di energia idroelettrica per alimentare gli elettrodomestici degli appartamenti del condominio.

D’altronde, se hai letto fino a questo punto, avrai capito che il micro idroelettrico domestico ha bisogno della presenza di acqua in movimento per poter funzionare, di conseguenza si tratta di una caratteristica davvero indispensabile per avere un sistema in casa di questo tipo.

Per soddisfare il fabbisogno energetico di una famiglia o di un privato, un impianto micro idroelettrico domestico è più che sufficiente dal momento che si definisce tale anche in base alla potenza che è in grado di produrre. Con micro idroelettrico ci si riferisce ad impianti con meno di 15 KW di potenza, sufficiente quindi per abitazioni private.

Quali sono i benefici di questo tipo di impianto?

Ci sono due tipi di benefici che saltano subito agli occhi. Economici e ambientali.

Per quanto riguarda i primi senza dubbio il più importante è che il tempo di ritorno dell’investimento è compreso fra i 5 ed i 10 anni, a seconda delle dimensioni dell’impianto.

Per quanto riguarda invece i benefici ambientali ci teniamo a sottolineare che la produzione di energia elettrica attraverso impianti idroelettrici esclude l’utilizzo di qualsiasi combustibile, quindi azzera le emissioni in atmosfera di gas a effetto serra e di altri inquinanti.

Conclusioni

Al contrario dei pregiudizi che di solito accompagnano qualsiasi tecnologia adattata, il micro idroelettrico domestico è una soluzione praticabile e vantaggiosa, sia dal punto di vista economico che dal punto di vista della sostenibilità ambientale. Ovviamente però devono essere rispettati dei requisiti minimi prima di poterlo installare!

Se ancora sei scettico su questo tipo di tecnologia per la produzione di energia elettrica da utilizzare nella tua abitazione ti invitiamo a scoprire i suoi vantaggi contattandoci cliccando qui richiedendo tutte le informazioni di cui ha bisogno oppure per avere per avere un preventivo personalizzato.

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Super detrazioni ed Ecobonus 110% come funzionerà

Super Detrazioni ed Ecobonus 110%

Super Detrazioni ed Ecobonus 110%

Quanto dureranno queste Super Detrazioni ed Ecobonus 110%

Manca solo la pubblicazione in gazzetta ma ormai ci sono punti certi che ci consentono di fare chiarezza su quali saranno i termini temporali di queste agevolazioni. Super Detrazioni ed Ecobonus al 110% è arrivato finalmente il momento di partire! L’arco temporale va dal 1 Luglio 2020 al 31.12 del 2021. La notizia sta circolando da qualche giorno ma ormai tutti hanno compreso che non si tratta di una bufala. Queste Super Detrazioni e questo Ecobonus al 110% danno un vantaggio inatteso per tutti coloro che vogliono riqualificare i propri immobili. Ci saranno però dei limiti di spesa sia quantitativi che qualitativi. Gli interventi dovranno essere abbinati e dovranno garantire un aumento di al meno 1 classe energetica dell’edificio.

Lo stato pagherà veramente i nostri lavori di riqualificazione?

La buona notizia è che la risposta è affermativa! Super Detrazioni ed Ecobonus al 110%, lo stato, attraverso l’agenzia delle Entrate pagherà i nostri lavori di riqualificazione. Ma non saranno incentivi illimitati bensì ci sarà un tetto. Si parla di 30.000 euro per le riqualificazioni termiche e 48.000 per gli impianti fotovoltaici. Cifre che però possono garantire importanti investimenti sul nostro territorio. Lo strumento con il quale si potrà godere di questi interventi è la cessione del credito che renderà possibile all’impresa di incassare tutte le somme. Ci sarà anche una seconda opzione ossia quella dello sconto in fattura ossia sarà direttamente l’impresa ad ottenere uno sgravio fiscale pari all’importo dei lavori.

Cosa manca per rendere attuativo il Decreto?

Per quanto la notizia sia certa e siano state pubblicate dalle principali fonti le bozze del decreto va attesa la pubblicazione per Lunedì 18 Maggio. Seguirà entro 30 giorni una direttiva o meglio una nota esplicativa dell’agenzia delle entrate che darà le modalità operative con cui Banche, aziende ed istituti potranno utilizzare questi crediti. La comunicazione con gli enti sicuramente sarà possibile solo per via telematica. Non mancherà come obbligo un visto di conformità ed anche strumenti di copertura assicurativa.

Cosa sarà agevolato?

Non tutti i lavori sono agevolabili al 110%. Vediamo nel dettaglio le Super Detrazioni ed Ecobonus al 110%. Per tutti coloro che vogliono solo realizzare un intervento, ad esempio la coibentazione non ci sarà accesso al 110%. L’ottenimento delle agevolazioni con intensità al 110 sarà possibile solo se combinate con interventi che vengono definiti trainanti. Tra gli interventi trainanti ci sono la realizzazione di impianti fotovoltaici, impianti con sistemi di accumulo, gli impianti con colonnine di ricarica. la definizione precisa di impianti trainanti sarà comunque nota nel testo definivo del decreto.

A cosa serve la cessione del credito?

L’importante novità della Cessione del Credito mette tutti coloro che vogliono realizzare un intervento nelle condizioni di pagare le somme con il Credito ottenuto. Ci sono però importanti distingui. Qualora non si vogliano realizzare più interventi si potrà godere delle vecchie agevolazioni al 50% o 65% ottenendo uno sconto in fattura si potrà pagare solo la parte restante. Il Credito ed Ecobonus sono utilizzabili per condomini e prime case.

Il contributo di Valore Energia nel settore efficienza energetica

La nostra azienda è stata tra le prime, ancora prima dei grandi gruppi, ad utilizzare lo sconto in fattura. E’ sempre stata una nostra priorità quella di utilizzare i contributi per abbassare il costo degli investimenti. La nostra esperienza è iniziata con il Conto Termico ed è continuata con lo sconto in fattura. Un modello di vendita innovativo che ci ha consentito di crescere con importanti risultati e con la gestione di un’operatività capillare su tutta Italia.

Cosa fare se voglio subito iniziare?

Come sempre farsi trovare pronto è una mossa vincente! Si scateneranno tutti come era prevedibili e siamo a ridosso dei mesi estivi. Sicuramente possiamo cominciare con la parte autorizzativa che comporterà tempi morti. Vi consigliamo di prendere contatto con i nostri consulenti che vi guideranno nella preventivazione, scelta ed in tutte le fasi che precedono i lavori ed anche in fase

Numero verde per Super Detrazioni ed Ecobonus

di realizzazione. Non esitate a chiamarci abbiamo un numero Verde dedicato.

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