Detrazione fotovoltaico 50 %: tutto quello che devi sapere

Detrazione fotovoltaico 50 %: tutto quello che devi sapere

Detrazione fotovoltaico 50 %: cosa é? Come funziona? Il punto della situazione

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Sono già alcuni anni oramai che lo stato italiano ha deciso di puntare in maniera decisa sulle energie rinnovabili.

Come?

Garantendo incentivi fiscali volti ad alleggerire il costo dell’investimento a coloro che decidono di installare impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Incentivi che se da un lato dovrebbero appunto invogliare i privati ad installare impianti di produzione di energia rinnovabile, dall’altro dovrebbero servire a rilanciare l’economia italiana messa a dura prova dalla pandemia.

In questo senso infatti è stato introdotto, grazie all’approvazione del DL Rilancio, il tanto famoso Superbonus 110%, che si va ad affiancare alla già esistente detrazione fotovoltaico 50 %. La detrazione in questione in particolare si calcolare sull’IRPEF ed attualmente è in vigore per tutto il 2021 anche se sono buone le probabilità che venga ulteriormente provocata.

Mentre per il Superbonus 110% la situazione è complicata, anche a causa delle tempistiche ristrette per effettuare i lavori, per quanto riguarda la detrazione fotovoltaico 50 % la situazione è molto più agevole.

Ma in cosa consiste questa detrazione fotovoltaico 50 %? Come si può ottenere?

Abbiamo cercato di riassumere tutte le informazioni a riguardo in questo approfondimento con l’aiuto dei nostri esperti.

Detrazione fotovoltaico 50%

Dopo il 6 luglio 2013, coloro che desiderano installare un impianto a pannelli solari, possono usufruire della detrazione fotovoltaico 50 %, nota anche come Ecobonus 50%.

Si tratta di una detrazione che ammonta al 50% della spesa sostenuta per l’installazione dell’impianto, spesa che però non deve essere superiore ai 96.000 euro.

La detrazione del 50% è valida per le spese sostenute fino al 31/12/2021 e, almeno originariamente, poteva essere portata in detrazione nella dichiarazione dei redditi in 10 anni, tramite rate di uguale importo.

Il meccanismo è oramai rodato. Era infatti il 2012 quando, con l’allora Decreto Sviluppo, veniva previsto un bonus delle detrazioni IRPEF dal 36% al 50% e innalzato il tetto massimo di spesa da 48 mila euro a 96 mila euro per interventi di ristrutturazione e/o riqualificazione energetica. Se dapprima la validità di questa detrazione scadeva il 30 giugno 2013, in seguito, visto anche il successo della misura, è stata prorogata con cadenza pressoché annualmente dai vari governi. In ultimo appunto il governo Conte che, a dicembre dello scorso anno ha ulteriormente prorogato la validità della detrazione fotovoltaico 50% fino al 31 dicembre 2021.

Ecobonus 50% per il fotovoltaico: ancora più convenienza grazie al Decreto Rilancio!

La pandemia però ha costretto i legislatori italiani ad adottare misure eccezionali, confluite nell’ormai famoso DL Rilancio che, a ben vedere, rende più allettante usufruire di questa detrazione. Come mai?

Il DL Rilancio introduce due modalità particolarmente furbe per usufruire delle varie detrazioni fiscali oltre alla classica dichiarazione dei redditi: lo sconto in fattura e la cessione del credito. Proviamo a spiegare brevemente in cosa consistono qui di seguito:

  • Sconto in fattura. Si tratta di un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, di importo massimo non superiore, in questo caso, al 50% del corrispettivo stesso.  Il contributo dovrà essere anticipato dal fornitore dell’impianto fotovoltaico. Costui recupererà il contributo anticipato sotto forma di credito d’imposta di importo pari alla detrazione spettante. In seguito il fornitore avrà la facoltà di cedere tale credito ad altri soggetti, ivi inclusi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari;
  • Cessione del credito. I beneficiari della detrazione fotovoltaico 50% potranno optare per la cessione di un credito d’imposta corrispondente alla detrazione spettante, ad altri soggetti, ivi inclusi istituti di credito e altri intermediari finanziari, con facoltà di successive cessioni.

In sostanza quindi, se anche tu vorrai beneficiare delle detrazione fotovoltaico 50% potrai farlo senza aspettare di recuperarla in 10 anni tramite la dichiarazione dei redditi. Potrai invece approfittare di uno sconto in fattura del 50% sul costo dell’impianto fotovoltaico qualora tu decida di cedere il credito d’imposta cui avresti diritto all’azienda che realizzerà il lavoro.

Il vantaggio è proprio qui: perché dovresti aspettare 10 anni per ottenere un vantaggio economico che potresti ottenere oggi?

Requisiti per usufruire della detrazione fotovoltaico 50% e documenti da conservare

Per poter usufruire della detrazione fotovoltaico 50 % sulla spesa sostenuta per l’installazione di un nuovo impianto fotovoltaico è necessario rispettare alcuni requisiti. In particolare:

  1. Per rientrare nel fotovoltaico 50 % non si deve usufruire del Quinto Conto Energia;
  2. L’impianto fotovoltaico deve servire per produzione di energia per autoconsumo e non per fini commerciali;
  3. Se l’energia prodotta supera il fabbisogno, non sarà possibile venderla, si immetterà in rete e si potrà utilizzare in altre ore della giornata, pena la perdita della detrazione IRPEF del 50%.

Sarà inoltre necessario conservare i seguenti documenti:

  • documenti che attestano l’acquisto e l’installazione dell’impianto fotovoltaico,
  • abilitazioni amministrative richieste dalle norme edilizie oppure una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

Clicca qui per scoprire come usufruire della detrazione fiscale per il revamping degli impianti!

Ancora più vantaggi se fai parte di una comunità energetica

Poniamo il caso che tu voglia usufruire della detrazione fotovoltaico 50%. Ad intervento finito, avrai un impianto a pannelli solari, con o senza batteria di accumulo, che immetterà in rete l’energia che produce in eccesso. Un aspetto, quest’ultimo che riguarda da vicino il fare parte o meno di una Comunità Energetica dal momento che farne parte, significa immettere l’energia prodotta in eccesso in rete. In particolare, una parte di questa energia verrà immessa nella rete nazionale ed una parte nella rete della comunità energetica.

Questo comporta due vantaggi:

  1. Il primo è che in qualità di produttore di energia potrai auto-consumare l’energia che produci.
  2. Il secondo deriva dal fatto che l’energia che produci in eccesso viene immagazzinata e poi redistribuita agli altri membri della comunità. In questo modo questa energia non viene distribuita tramite la rete nazionale pertanto gli utenti di una Comunità energetica non dovranno pagare “il trasporto” dell’energia elettrica risparmiando notevolmente (circa 10 cent di € per ogni Kw/h).

Oltre a questo devi considerare che parte dell’energia che produci sarà immessa anche nella rete elettrica nazionale, un fattore fondamentale per usufruire della detrazione fotovoltaico 50%.Particamente è come se la Comunità Energetica vendesse al distributore l’energia che immette in rete in cambio di una tariffa incentivante di circa 16 cent di € per ogni Kw/h.

Clicca qui e scopri le ultime novità sugli ecobonus 2022 contenute nella Legge di Bilancio!

Per scoprire di più ed avere tutte le informazioni sulla detrazione fotovoltaico 50% compila il modulo che trovi qui di seguito!

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