Impianto fotovoltaico per Comunità Energetiche finalmente al via!
Partono le comunità energetiche rinnovabili. Fotovoltaico da 37 KW in costruzione in Umbria
Home »Sicuramente ricorrendo alle energie rinnovabili. Installare un impianto fotovoltaico con o senza batterie di accumulo (Clicca qui se vuoi scoprire di più sugli incentivi 2022) può sicuramente farti risparmiare sulle bollette elettriche. Tuttavia, il risparmio che potresti ottenere potrebbe non essere sufficiente, specie se magari non disponi di abbastanza superficie per installarne uno che ti renda autonomo.Per ottenere ancora più vantaggi e risparmiare ancora di più, la soluzione migliore è quella di entrare a far parte di una comunità energetica rinnovabile. Ma cosa significa? Quali sono i vantaggi che è possibile ottenere entrando a far parte di una comunità energetica rinnovabile?Abbiamo cercato di fare il punto sui vantaggi dell’entrare a far parte di una comunità energetica prendendo in esame una casistica particolare. Un’impresa umbra, più precisamente di Magione, ci ha infatti richiesto di installare un impianto fotovoltaico da 37 kW ed essere così il primo mattone di una comunità energetica.Se sei curioso continua a leggere!
Le comunità energetiche rinnovabili adesso sono realtà
Prima di procedere oltre riteniamo opportuno ricapitolare brevemente in cosa consistono le comunità energetiche rinnovabili (ne parliamo anche qui).
Il concetto di comunità energetica è basato su quello di autoconsumo collettivo. In sostanza i soggetti che partecipano ad una comunità energetica consumano in loco l’energia prodotta dagli impianti di produzione dell’energia locali per far fronte ai propri fabbisogni energetici.
La comunità energetica rinnovabile è quindi un’associazione fra più utenti che decidono di collaborare tra loro per la produzione, per il consumo, e per la gestione dell’energia prodotta da impianti locali. Per partecipare alle comunità energetiche rinnovabili non è necessario possedere un impianto, ma vi si può prendere parte anche come soggetti consumatori.
Se oggi le comunità energetiche rinnovabili possono essere attuate pienamente è merito della recente approvazione del Decreto Red II (Clicca qui per scoprire di più). Il decreto infatti recepisce le normative europee Red II che normano le comunità energetiche rinnovabili ampliandone le potenzialità.
La nostra prima Comunità energetica rinnovabile
Ma veniamo adesso nel caso specifico che ci riguarda più da vicino.
Se infatti possiamo realizzare la nostra prima comunità energetica è merito della lungimiranza di un’impresa di medie dimensioni che si trova a Magione, in Umbria. Il processo produttivo dell’impresa è particolarmente energivoro, con un conseguente peso sostanzioso sul bilancio. Un peso che un impianto fotovoltaico da solo potrebbe non alleviare in maniera soddisfacente.
L’azienda ha quindi deciso di richiederci una consulenza in merito con l’obiettivo di trovare la soluzione migliore per risparmiare sui propri costi energetici. La soluzione che gli abbiamo prospettato è quella appunto di realizzare un impianto fotovoltaico adeguatamente dimensionato, con potenza di 37 kW, che sarà il fulcro produttivo di una nuova C.E.
In qualità di soggetto produttore, l’impresa in questo caso può beneficiare sia degli incentivi statali per l’installazione di impianti fotovoltaici che delle tariffe incentivanti per le C.E.R. previste da ARERA così come di quelle per l’immissione di energia elettrica nella rete nazionale.
I vantaggi però non saranno circoscritti all’impresa ma anche a coloro che, trovandosi nelle vicinanze della stessa, decideranno di entrare nella Comunità Energetica Rinnovabile. Costoro infatti potranno beneficiare di particolare tariffe incentivanti per il consumo dell’energia prelevata all’interno della comunità, tariffe molto più basse rispetto a quelle di un qualsiasi altro fornitore. Sono infatti queste tariffe a permettere anche a chi non possiede impianti di produzione di energia da F.E.R. ad ottenere dei consistenti risparmi in bolletta.