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Impianto fotovoltaico per capannoni industriali: tutto quello che devi sapere

Un guida completa che  ti servirà a comprendere meglio tutti i vantaggi di installare un impianto fotovoltaico per capannoni industriali

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Nel panorama dell’energia rinnovabile, il fotovoltaico sta assumendo un ruolo sempre più rilevante, soprattutto nel settore industriale. Installare un impianto fotovoltaico sui capannoni industriali rappresenta infatti una scelta strategica per le aziende, che possono così sfruttare una fonte di energia pulita e sostenibile, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili e contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico.

In questo articolo, si esploreranno le caratteristiche, i vantaggi e le opportunità legate all’installazione di impianti fotovoltaici sui capannoni industriali, per comprendere come questa soluzione possa essere un investimento vantaggioso e a lungo termine. Dalla scelta della tipologia di impianto più adatta alle esigenze aziendali, fino alle modalità di installazione e ai criteri di efficienza energetica, sarà illustrato tutto ciò che è necessario sapere per avviare un progetto fotovoltaico su capannoni industriali. Verranno inoltre analizzate le possibili integrazioni con altri sistemi energetici, come l’eolico o il teleriscaldamento, per ottenere una produzione energetica ancora più efficiente e sostenibile.

Infine, si esamineranno le opportunità offerte dagli incentivi e dalle politiche di sostegno all’energia rinnovabile per le imprese, che possono facilitare l’adozione di impianti fotovoltaici sui capannoni industriali e rendere ancor più conveniente l’investimento in questa tecnologia. Tutto questo per offrire una panoramica completa e dettagliata su come il fotovoltaico possa rappresentare una scelta vincente per le aziende che decidono di investire in soluzioni energetiche sostenibili e innovative.

Caratteristiche degli impianti fotovoltaici per capannoni industriali: tipologie

Nel mondo del fotovoltaico capannoni industriali, esistono diverse tipologie di impianti che si adattano alle varie esigenze e situazioni. Conoscere le caratteristiche principali di ciascuna tipologia è fondamentale per scegliere la soluzione più adatta al contesto specifico.

Innanzitutto, bisogna considerare i diversi tipi di pannelli solari disponibili sul mercato. I pannelli monocristallini sono caratterizzati da un’alta efficienza energetica e un costo più elevato, mentre i pannelli policristallini presentano un’efficienza leggermente inferiore ma un prezzo più contenuto. Infine, i pannelli thin film, sebbene siano meno efficienti, vantano una maggiore flessibilità e una migliore resa in condizioni di scarsa illuminazione.

Per quanto riguarda l’installazione, si possono distinguere due principali soluzioni: impianti su tetto e impianti su suolo. Gli impianti su tetto sono ideali per sfruttare la superficie del capannone industriale, mentre quelli su suolo richiedono uno spazio dedicato ma permettono una maggiore libertà nella scelta dell’orientamento e dell’inclinazione dei pannelli.

Inoltre, è possibile optare per diverse configurazioni di collegamento alla rete elettrica. Un impianto fotovoltaico in autoconsumo consente di utilizzare direttamente l’energia prodotta, riducendo la dipendenza dalla rete e i costi energetici. In alternativa, un impianto connesso alla rete permette di vendere l’energia in eccesso, generando un introito aggiuntivo per l’azienda.

E’ importante tenere conto delle innovazioni tecnologiche nel settore fotovoltaico capannoni industriali, come i pannelli bifacciali. Questi pannelli sono in grado di che catturare l’energia solare sia dalla parte frontale che posteriore, e i sistemi di accumulo energetico, che permettono di immagazzinare l’energia prodotta per utilizzarla in momenti di scarsa produzione o maggiore fabbisogno. Ma non solo, le innovazioni tecnologiche possono anche essere talmente grandi da rendere necessari interventi di revamping (ne parliamo meglio qui).

Criteri di scelta che influenzano le caratteristiche degli impianti

Nella scelta di un impianto fotovoltaico per capannoni industriali, è fondamentale valutare diversi criteri che influenzano le caratteristiche dell’impianto stesso. Ecco alcuni fattori da prendere in considerazione per individuare la soluzione più adatta alle esigenze specifiche:

  1. Dimensioni e superficie del capannone: la superficie disponibile sul tetto del capannone industriale e la sua struttura portante determinano la dimensione e il peso dei pannelli solari che possono essere installati. Inoltre, la forma del tetto può influenzare l’orientamento e l’inclinazione dei pannelli, fattori cruciali per massimizzare l’efficienza energetica.
  2. Consumo energetico: conoscere il fabbisogno energetico dell’attività produttiva permette di dimensionare correttamente l’impianto fotovoltaico, garantendo un adeguato livello di autoconsumo e riducendo la dipendenza dalla rete elettrica.
  3. Budget disponibile: il budget a disposizione per l’installazione dell’impianto fotovoltaico incide sulla scelta tra diverse tipologie di pannelli solari e tecnologie. Bisogna valutare attentamente il rapporto tra investimento iniziale, efficienza energetica e tempi di ammortamento per individuare la soluzione più conveniente.
  4. Normative e incentivi: le politiche locali e nazionali in materia di energia rinnovabile e gli incentivi disponibili per l’installazione di impianti fotovoltaici su capannoni industriali possono influenzare la scelta tra diverse soluzioni, come l’autoconsumo o la connessione alla rete elettrica.
  5. Sostenibilità ambientale: considerare l’impatto ambientale dell’impianto fotovoltaico è importante per promuovere un approccio sostenibile all’energia. Valutare le soluzioni innovative, come i pannelli bifaciali o l’integrazione con altre fonti di energia rinnovabile, può contribuire a ridurre l’impronta ecologica dell’attività produttiva.

Vantaggi economici e ambientali del fotovoltaico sui capannoni industriali: risparmio energetico e sostenibilità

Installare un impianto fotovoltaico sui capannoni industriali offre numerosi vantaggi, sia dal punto di vista economico che ambientale. Tra i principali benefici, spiccano il risparmio energetico e la promozione di una maggiore sostenibilità.

Dal punto di vista economico, il fotovoltaico sui capannoni industriali permette di ridurre sensibilmente i costi energetici grazie all’autoconsumo di energia prodotta dai pannelli solari. Inoltre, l’energia in eccesso può essere immessa nella rete elettrica, generando ulteriori entrate attraverso meccanismi di compensazione o vendita. Grazie agli incentivi governativi e alle detrazioni fiscali, l’investimento iniziale nell’impianto fotovoltaico può essere ammortizzato nel tempo, con conseguente risparmio sui costi energetici a lungo termine.

Sul fronte ambientale, l‘installazione di impianti fotovoltaici sui capannoni industriali contribuisce a ridurre le emissioni di gas serra e l’uso di combustibili fossili. L’energia solare è una fonte rinnovabile e pulita, che non comporta emissioni nocive né scarti pericolosi. Inoltre, la produzione locale di energia limita la necessità di trasporto e distribuzione dell’energia elettrica, riducendo ulteriormente l’impatto ambientale.

Integrare il fotovoltaico con altre soluzioni sostenibili, come l’efficientamento energetico degli edifici o l’utilizzo di materiali riciclati e eco-compatibili, può ulteriormente migliorare la sostenibilità dell’attività produttiva. In questo modo, si contribuisce alla lotta contro il cambiamento climatico e si promuove una transizione verso un’economia circolare e a basso impatto ambientale.

Integrazione del fotovoltaico con altri sistemi energetici nei capannoni industriali: sinergie per un’efficienza ottimale

L’integrazione del fotovoltaico con altri sistemi energetici nei capannoni industriali rappresenta una soluzione strategica per ottimizzare l’efficienza energetica e ridurre l’impatto ambientale. Questa sinergia tra diverse fonti di energia permette di sfruttare al meglio le risorse disponibili e di massimizzare i benefici economici e ambientali.

Una soluzione efficace per integrare il fotovoltaico nei capannoni industriali è l’adozione di sistemi di accumulo energetico, come le batterie. Queste consentono di immagazzinare l’energia prodotta dai pannelli solari durante le ore di maggior irraggiamento e di utilizzarla in momenti di minore produzione o di maggior consumo. In questo modo, si aumenta l’indipendenza energetica e si riducono i costi legati all’acquisto di energia dalla rete.

Un’altra possibilità di integrazione riguarda l’utilizzo di impianti di cogenerazione o trigenerazione, che producono energia elettrica, termica e, nel caso della trigenerazione, anche frigorifera a partire da un’unica fonte di energia, come il gas naturale o l’idrogeno. Questi sistemi, abbinati al fotovoltaico, consentono di coprire gran parte dei fabbisogni energetici dei capannoni industriali, riducendo le emissioni di CO2 e limitando la dipendenza dai combustibili fossili.

La combinazione del fotovoltaico con sistemi di riscaldamento e raffrescamento a pompa di calore o con soluzioni di teleriscaldamento e teleraffrescamento può ulteriormente migliorare l’efficienza energetica, garantendo un uso più razionale delle risorse e un minore impatto ambientale.

Infine, è importante considerare la possibilità di aderire a comunità energetiche, che permettono di condividere l’energia prodotta con altre realtà del territorio, creando una rete di scambio e solidarietà energetica.

Fotovoltaico capannoni industriali e comunità energetiche: un’opportunità di crescita condivisa e sostenibile

Il fotovoltaico nei capannoni industriali si rivela sempre più una soluzione vantaggiosa, sia dal punto di vista economico che ambientale. In questo contesto, le comunità energetiche assumono un ruolo fondamentale, offrendo un’opportunità di crescita condivisa e sostenibile per le imprese e il territorio circostante.

Le comunità energetiche, infatti, permettono alle aziende di condividere l’energia prodotta dai loro impianti fotovoltaici con altre realtà locali, quali abitazioni, uffici o altri capannoni industriali. In questo modo, è possibile creare un sistema di scambio energetico che favorisce l’autosufficienza, la resilienza e la sostenibilità dell’intera comunità.

Adottando soluzioni fotovoltaiche nei capannoni industriali e partecipando a comunità energetiche, si ottiene una riduzione dei costi energetici e delle emissioni di CO2. Questo si traduce in un impatto positivo sia sul bilancio economico delle aziende che sulla qualità dell’ambiente circostante.

Le comunità energetiche possono anche favorire l’innovazione tecnologica e la diffusione di buone pratiche nella gestione dell’energia. Le aziende coinvolte, infatti, possono scambiare conoscenze e competenze, contribuendo all’adozione di soluzioni sempre più efficienti e sostenibili.

Inoltre, le comunità energetiche stimolano la cooperazione tra le varie realtà del territorio, promuovendo un modello di sviluppo basato sulla solidarietà e sulla responsabilità condivisa. Questo aspetto può rafforzare il senso di appartenenza e la coesione sociale, favorendo un clima di fiducia e collaborazione tra le diverse parti interessate.

Incentivi, detrazioni fiscali e politiche di sostegno per l’installazione di impianti fotovoltaici su capannoni industriali: come agevolare l’investimento

L’installazione di impianti fotovoltaici nei capannoni industriali è un investimento strategico per le aziende che vogliono migliorare la loro sostenibilità ambientale ed economica. Per agevolare l’adozione di queste soluzioni, sono disponibili incentivi, detrazioni fiscali e politiche di sostegno a livello nazionale e locale.

Gli incentivi statali per il fotovoltaico nei capannoni industriali possono comprendere contributi economici diretti, tariffe incentivanti per la produzione di energia rinnovabile o sgravi fiscali per l’acquisto di materiali e servizi legati all’installazione degli impianti. Questi strumenti di sostegno possono coprire una quota significativa delle spese sostenute, rendendo l’investimento più conveniente e sostenibile nel lungo periodo.

Le detrazioni fiscali rappresentano un altro meccanismo di incentivazione per il fotovoltaico nei capannoni industriali. Esse consentono alle aziende di dedurre dall’imposta sul reddito una percentuale dei costi sostenuti per l’installazione degli impianti fotovoltaici. In questo modo, si riduce l’onere fiscale e si favorisce il recupero dell’investimento nel tempo.

Le politiche di sostegno a livello locale possono variare a seconda della regione o del comune, ma generalmente includono agevolazioni fiscali, contributi per la formazione e l’innovazione tecnologica o facilitazioni burocratiche per l’ottenimento di permessi e autorizzazioni. Queste misure, oltre a incentivare l’adozione del fotovoltaico nei capannoni industriali, contribuiscono a diffondere una cultura della sostenibilità energetica e ambientale sul territorio.

Per sfruttare al meglio le opportunità offerte dagli incentivi, detrazioni fiscali e politiche di sostegno, è importante valutare con attenzione le caratteristiche specifiche dell’investimento e rivolgersi ad esperti come quelli di Valore Energia! 

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Agrivoltaico: tutto quello che devi sapere.

Una guida completa sull’agrivoltaico: cosa è e perché conviene

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L’agrivoltaico, un concetto innovativo e sostenibile, sta guadagnando sempre più interesse nel mondo dell’energia rinnovabile e dell’agricoltura. Questo approccio, che combina la produzione di energia fotovoltaica con l’attività agricola, offre una serie di vantaggi. In particolare, è utile per migliorare l’efficienza energetica e la sostenibilità delle attività agricole, riducendo al contempo l’impatto ambientale.

L’agrivoltaico infatti rappresenta una soluzione intelligente per ottimizzare l’uso del suolo e rispondere alle esigenze di una popolazione in crescita e di un’economia sempre più attenta all’ambiente. Integrando impianti fotovoltaici con le coltivazioni, si crea un sistema sinergico che consente di produrre energia pulita e cibo in maniera sostenibile. Grazie a questa soluzione, gli agricoltori possono diversificare le loro fonti di reddito e contribuire alla lotta contro i cambiamenti climatici.

Le tecnologie e le tecniche utilizzate nell’agrivoltaico sono in costante evoluzione e offrono soluzioni adattabili alle diverse esigenze e contesti geografici. Dall’installazione di pannelli solari sopra serre e tunnel coltivati, all’impiego di moduli fotovoltaici a doppia faccia, l’agrivoltaico si adatta alle diverse tipologie di coltivazioni e alle specificità del territorio.

L’agrivoltaico, inoltre, è sostenuto da politiche di incentivo e da programmi di ricerca e sviluppo che ne favoriscono la diffusione e l’adozione da parte degli agricoltori. Grazie a queste misure, si assiste a una crescente consapevolezza dei benefici dell’agrivoltaico e alla sua progressiva implementazione nel settore agricolo.

In questo articolo, analizzeremo le principali caratteristiche dell’agrivoltaico, i suoi benefici e le opportunità che offre per il settore agricolo e per la produzione di energia rinnovabile.

Cos’è l’agrivoltaico: un’introduzione al connubio tra agricoltura e energia solare

L’agrivoltaico, una parola che potrebbe sembrare nuova, sta diventando sempre più popolare nel settore delle energie rinnovabili. Questa soluzione combina l’agricoltura con la produzione di energia solare, permettendo di massimizzare l’uso del suolo e ottenere vantaggi sia dal punto di vista agricolo che energetico.

Il principio alla base dell’agrivoltaico è semplice: si installano pannelli fotovoltaici sopra i terreni coltivati o aree di pascolo, creando un sistema integrato che sfrutta al meglio lo spazio disponibile. In questo modo, si riesce a produrre energia rinnovabile attraverso la luce solare, senza compromettere la coltivazione delle piante o l’allevamento degli animali. Anzi, si può ottenere una maggiore efficienza sia nel settore agricolo che in quello energetico.

Uno degli aspetti più interessanti dell’agrivoltaico è la sua capacità di sfruttare al meglio le risorse naturali. Ad esempio, l’ombra prodotta dai pannelli fotovoltaici può proteggere le colture dal sole eccessivo e ridurre l’evapotraspirazione, mentre l’acqua piovana raccolta dai pannelli può essere utilizzata per irrigare i campi. Inoltre, la presenza di pannelli solari può creare un microclima favorevole per alcune colture e specie animali, migliorandone la produttività.

Un altro aspetto importante dell’agrivoltaico è la sua flessibilità. Esistono diverse tipologie di impianti agrivoltaici, che possono essere progettati in base alle specifiche esigenze di ogni azienda agricola. Ad esempio, si possono installare pannelli fotovoltaici su strutture fisse o mobili, a seconda delle necessità di ombreggiamento e della tipologia di coltura.

Tecnologie e soluzioni innovative: come ottimizzare l’uso del suolo

Nell’agrivoltaico, l’uso innovativo del suolo è fondamentale per massimizzare i benefici derivanti dall’integrazione tra agricoltura ed energia solare. Diverse tecnologie e soluzioni possono essere adottate per ottimizzare l’uso del suolo e garantire al contempo una produzione agricola efficiente e un’elevata generazione di energia rinnovabile. Abbiamo riassunto quelle più interessanti qui di seguito:

  • pannelli fotovoltaici bifacciali. Questi pannelli sono in grado di catturare la luce solare sia dalla parte superiore che da quella inferiore, permettendo una maggiore produzione di energia rispetto ai pannelli tradizionali. Inoltre, la luce riflessa sul terreno può favorire la fotosintesi delle colture, migliorandone la crescita.
  • utilizzo di tracker solari, ovvero sistemi di inseguimento del sole che permettono ai pannelli fotovoltaici di seguire l’angolo d’incidenza dei raggi solari durante la giornata. Questo meccanismo consente di ottenere una maggiore efficienza energetica, aumentando la quantità di energia prodotta per unità di superficie.

Per massimizzare l’uso del suolo e favorire la biodiversità, è possibile adottare pratiche agronomiche sostenibili e resilienti all’interno degli impianti agrivoltaici. Ad esempio, si possono coltivare piante adatte all’ombreggiamento parziale, come gli ortaggi fogliari, oppure implementare la rotazione delle colture e l’agricoltura di precisione per migliorare la qualità e la produttività del terreno.

Infine, l’integrazione tra agrivoltaico e sistemi di accumulo dell’energia può contribuire a migliorare ulteriormente l’efficienza del sistema. L’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici può essere immagazzinata in batterie per essere utilizzata nei momenti di minore irraggiamento solare, garantendo un approvvigionamento energetico costante e riducendo la dipendenza dalle fonti fossili.

Vantaggi ambientali ed economici: i benefici per l’agricoltura e l’energia rinnovabile

L’agrivoltaico permette di ottenere benefici significativi per l’agricoltura e per la generazione di energia solare. Benefici che abbiamo riassunto qui di seguito:

  • Riduzione dell’impatto sul suolo. A differenza degli impianti fotovoltaici tradizionali, che possono richiedere grandi superfici di terreno, l’agrivoltaico permette di sfruttare le aree agricole esistenti, minimizzando la necessità di disboscamento e preservando gli ecosistemi naturali.
  • Favorire la biodiversità, contribuendo alla resilienza dell’ecosistema e alla lotta contro il cambiamento climatico grazie alla combinazione tra colture e pannelli solari;
  • La generazione di energia solare può fornire un’importante fonte di reddito aggiuntivo per gli agricoltori, che possono vendere l’energia prodotta in eccesso alla rete elettrica o aderire a programmi di incentivazione.
  • Riduzione della dipendenza dalle fonti fossili e abbattimento delle emissioni di gas serra, favorendo il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità e di efficienza energetica.
  • Ottimizzazione delle risorse idriche, poiché i pannelli solari possono limitare l’evaporazione dell’acqua dal suolo e proteggere le colture dal calore eccessivo, riducendo il fabbisogno idrico delle piante.
  • L’ agrivoltaico può promuovere l’adozione di pratiche agronomiche sostenibili e innovative, come l’agricoltura di precisione e la diversificazione delle colture, migliorando la resilienza del settore agricolo e la qualità delle produzioni.

L’agrivoltaico nelle comunità energetiche: sinergie e opportunità per una produzione energetica sostenibile

L’agrivoltaico, rappresenta un’opportunità interessante per le comunità energetiche, che possono trarre vantaggio dalle sinergie e dalle opportunità offerte da questa combinazione per sviluppare una produzione energetica sostenibile e a impatto ridotto sull’ambiente.

Una delle principali sinergie tra l’agrivoltaico e le comunità energetiche riguarda la condivisione delle risorse e delle infrastrutture. Grazie all’agrivoltaico, infatti, gli impianti fotovoltaici possono essere installati su terreni agricoli già esistenti, evitando la necessità di utilizzare nuove aree e riducendo l’impatto sul suolo. In questo modo, le comunità energetiche possono promuovere un uso più efficiente delle risorse e una maggiore sostenibilità.

L’agrivoltaico, inoltre, consente di diversificare le fonti di reddito per gli agricoltori e le imprese del settore energetico. All’interno di una comunità energetica, infatti, è possibile condividere l’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici, sia per l’autoconsumo che per la vendita all’esterno, generando benefici economici per tutti i membri della comunità.

In questo modo, si favorisce la diffusione delle migliori pratiche e la creazione di nuove opportunità di business, contribuendo alla crescita del settore e al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità a livello locale e globale. Infine, l’integrazione tra agrivoltaico e comunità energetiche può contribuire a rafforzare i legami tra i diversi attori del territorio, stimolando la cooperazione e la condivisione delle risorse per uno sviluppo armonico e sostenibile delle aree rurali e delle zone industriali.

Incentivi e politiche di sostegno per l’agrivoltaico: come agevolare l’adozione di questa soluzione sostenibile

Per agevolare l’adozione di questa pratica e favorirne la diffusione, è fondamentale il ruolo degli incentivi e delle politiche di sostegno, sia a livello nazionale che regionale.

Innanzitutto, è importante che vengano promosse politiche di sostegno specifiche per l’agrivoltaico, in modo da facilitare l’accesso alle risorse economiche e ai finanziamenti necessari per l’installazione e la gestione degli impianti. Questo può includere incentivi fiscali, come detrazioni o crediti d’imposta, o contributi economici diretti, come i fondi per l’innovazione e la ricerca nel settore.

Per agevolare l’adozione dell’agrivoltaico, è inoltre fondamentale una regolamentazione chiara e favorevole, che ne faciliti la realizzazione e l’integrazione con le attività agricole esistenti. Ciò include l’elaborazione di normative e linee guida specifiche, che consentano agli agricoltori e alle imprese del settore energetico di comprendere i requisiti e le procedure necessarie per avviare un progetto agrivoltaico.

Un’altra strategia per sostenere l’agrivoltaico è l’introduzione di tariffe agevolate per l’energia prodotta dagli impianti agrivoltaici,

 

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Risparmiare energia in casa grazie al fotovoltaico

Risparmiare energia in casa grazie al fotovoltaico

Il fotovoltaico è una tecnologia sempre più diffusa e apprezzata per la produzione di energia elettrica sostenibile e a basso impatto ambientale. Inoltre, l’installazione di un impianto fotovoltaico in casa può portare a significativi risparmi economici sulla bolletta energetica. In questo articolo, vedremo come il fotovoltaico può aiutarti a risparmiare energia in casa

Come risparmiare energia in casa con il fotovoltaico

L’utilizzo di un impianto fotovoltaico in casa può aiutare a ridurre la dipendenza dalla rete elettrica nazionale e a risparmiare energia. Ecco alcuni semplici comportamenti da adottare quotidianamente per ottenere il massimo dal proprio impianto, soprattutto in termini di risparmio:

  • Utilizzare gli elettrodomestici durante le ore di maggior produzione di energia solare, per sfruttare al massimo l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico;
  • Installare un sistema di accumulo di energia, per utilizzare l’energia prodotta in eccesso in momenti in cui l’impianto non produce energia a sufficienza;
  • Scegliere un fornitore di luce e gas che utilizzi fonti rinnovabili come Eni Plenitude, che si occupa anche di produzione di energia per auto consumo da impianti fotovoltaici;
  • Scegliere elettrodomestici a basso consumo energetico, per ridurre il consumo di energia complessivo in casa;
  • Sfruttare la luce naturale il più possibile, per ridurre l’utilizzo di energia per l’illuminazione.

Impianto fotovoltaico: come funziona

L’impianto fotovoltaico è composto da pannelli solari, che convertono la luce solare in energia elettrica grazie ad un inverter, che converte la corrente continua prodotta dai pannelli solari in corrente alternata utilizzabile nella rete elettrica o nell’impianto domestico.

Questa energia può essere utilizzata direttamente in casa, oppure immagazzinata in batterie destinate all’accumulo e utilizzata poi in momenti successivi. Inoltre, l’energia prodotta in eccesso può essere venduta alla rete elettrica nazionale, generando un guadagno economico per il proprietario dell’impianto.

Ad oggi esistono diverse tipologie di celle, che danno vita a tre tipi diversi di impianto fotovoltaico ovvero:

  • Impianto Monocristallino: consente ottime performance e rendimenti per avere più potenza per metro quadro;
  • Impianto Policristallino: buone performance per rendimenti vicini al monocristallino, ma con costi più contenuti;
  • Impianto Amorfo: si adatta in maniera ottimale alle alte temperature.

L’installazione di un impianto fotovoltaico in casa ovviamente richiede l’intervento di un professionista specializzato, che deve progettare e installare l’impianto in modo da garantire la massima efficienza e sicurezza.

Tuttavia, è possibile monitorare e gestire l’impianto fotovoltaico tramite apposite applicazioni e dispositivi, che consentono di visualizzare i dati di produzione dell’energia elettrica, controllare la sua distribuzione e gestire eventuali guasti o problemi tecnici (ne parliamo qui). Per questo è bene avere una connessione internet efficiente sia in casa sia sui dispositivi utilizzati per il controllo dell’impianto; approfitta quindi per confrontare le offerte dei diversi operatori telefonici e scegliere il più adatto e conveniente.

Vantaggi del fotovoltaico

Il fotovoltaico in casa offre numerosi vantaggi, tra cui:

  • Risparmio sui costi energetici: la produzione di energia elettrica tramite pannelli solari riduce la dipendenza dalla rete elettrica nazionale, permettendo di risparmiare sui costi dell’energia elettrica a lungo termine. Inoltre, l’energia prodotta in eccesso può essere venduta alla rete elettrica, generando ulteriori guadagni;
  • Riduzione dell’impatto ambientale: l’utilizzo di energia solare riduce la dipendenza da fonti energetiche non rinnovabili e contribuisce a ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera. Inoltre, la produzione di energia solare non produce rumore o inquinamento;
  • Aumento del valore dell’immobile: l’installazione di un impianto fotovoltaico può aumentare il valore della casa, poiché rappresenta un investimento a lungo termine in energia sostenibile e risparmio energetico;
  • Indipendenza energetica: l’energia prodotta dai pannelli solari è totalmente gratuita e non dipende dalle fluttuazioni dei prezzi dell’energia elettrica. Inoltre, in caso di blackout o guasti alla rete elettrica, l’impianto fotovoltaico può garantire un’indipendenza energetica;
  • Incentivi statali: in molti paesi esistono programmi di incentivi per l’installazione di impianti fotovoltaici in casa, come sgravi fiscali, bonus e finanziamenti agevolati. Questi incentivi possono ridurre notevolmente i costi dell’installazione e rendere l’investimento ancora più conveniente.

I vantaggi per l’ambiente

Le crescenti emissioni di anidride carbonica rappresentano un grave pericolo per il nostro ambiente. Fortunatamente, l’energia solare può contribuire a mitigare questo problema installando impianti fotovoltaici. In effetti, un impianto fotovoltaico domestico ha lo stesso effetto benefico di piantare circa 190 alberi, il che rappresenta un enorme risparmio di CO2 nel corso degli anni. La scelta di utilizzare fonti energetiche rinnovabili è sempre più importante per proteggere il nostro pianeta.

Inoltre, l’installazione di un impianto fotovoltaico presenta anche altri vantaggi ambientali, tra cui:

  • L’assenza di inquinamento chimico, poiché non vengono prodotti residui, emissioni o scorie;• L’assenza di inquinamento termico, poiché le temperature non superano i 60°;
  • L’assenza di inquinamento acustico, poiché non ci sono rumori.

L’installazione di un impianto fotovoltaico in casa può quindi portare a significativi risparmi economici e contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale. Utilizzando l’energia prodotta dall’impianto in modo oculato e scegliendo elettrodomestici a basso consumo energetico, è possibile ridurre notevolmente la bolletta energetica e diventare più indipendenti dal punto di vista energetico.

Condizionatori evaporativi o adiabatici: tutto quello che devi sapere

Condizionatori evaporativi o adiabatici: cosa sono, come funzionano, vantaggi e svantaggi e come sceglierne uno

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I condizionatori evaporativi o adiabatici, sono apparecchiature utilizzate per rinfrescare l’aria all’interno di uno spazio. Questi dispositivi sono sempre più diffusi nella casa moderna, poiché offrono un’alternativa più efficiente dal punto di vista energetico rispetto ai sistemi di condizionamento d’aria tradizionali. In questo articolo, esploreremo in dettaglio i vantaggi e gli svantaggi dell’uso di un evaporatore in casa.

Puoi richiedere una nostra consulenza o maggiori informazioni cliccando qui!

Cosa sono i condizionatori evaporativi o adiabatici?

I condizionatori evaporativi o adiabatici utilizzano l’evaporazione dell’acqua per rinfrescare l’aria all’interno della casa. In pratica, l’acqua viene spruzzata su un materiale poroso, come una spugna, all’interno dell’unità del condizionatore, dove viene raffreddata dall’aria che scorre attraverso di essa. L’aria rinfrescata viene quindi diffusa all’interno della casa tramite un sistema di ventilazione.

Come funzionano gli evaporatori o condizionatori adiabatici?

Gli evaporatori funzionano grazie ai principi dell’evaporazione. Quando l’acqua evapora, assorbe il calore dall’aria circostante, abbassando la temperatura dell’aria. Questo processo è noto come raffreddamento evaporativo e può abbassare la temperatura dell’aria di diversi gradi. Si tratta di un processo noto da migliaia di anni come puoi leggere sulla relativa pagina Wikipedia.

Il processo di evaporazione richiede energia termica, che viene prelevata dall’aria circostante, abbassando la temperatura dell’aria. Questo rende gli evaporatori molto efficienti dal punto di vista energetico, in quanto richiedono meno energia di un sistema di condizionamento d’aria tradizionale. L’elettricità necessaria è solamente quella dovuta al funzionamento del sistema di ventilazione. Inoltre sono anche più sostenibili dal momento che non utilizzano gas refrigeranti che, se dispersi nell’ambiente, sono altamente inquinanti.

Fattori da considerare prima di scegliere un evaporatore

Prima di decidere di installare un condizionatore evaporativo, è importante prendere in considerazione alcuni fattori. Abbiamo elencato i più importanti qui di seguito.

In primo luogo, è necessario valutare le dimensioni della casa e il numero di stanze che si intende rinfrescare. Gli evaporatori non sono adatti a tutte le dimensioni di casa, quindi è importante scegliere un modello che sia adeguato alle esigenze specifiche della propria abitazione.

Inoltre, è importante considerare la qualità dell’aria all’interno della casa. Gli evaporatori possono aumentare l’umidità dell’aria, il che può essere benefico per alcune persone, ma può anche causare problemi a coloro che soffrono di allergie o asma. È importante valutare se l’evaporatore è adatto alle esigenze specifiche di chi vive nella casa.

Installazione e manutenzione dell’adiabatico

La corretta installazione e manutenzione del condizionatore adiabatico è cruciale per garantirne il corretto funzionamento e la massima efficienza energetica.

In particolare, devi sempre tenere a mente che la maggior parte dei condizionatori evaporativi richiede una fonte di acqua per funzionare. Questo significa che è importante avere un approvvigionamento di acqua adeguato e un sistema di drenaggio per l’acqua di scarico.

Inoltre, è importante pulire regolarmente l’unità dell’evaporatore per evitare la formazione di muffe e batteri. È possibile acquistare prodotti specifici per la pulizia dell’evaporatore, ma è anche possibile pulirlo con acqua e sapone neutro.

Vantaggi dell’utilizzo di un condizionatore evaporativo in cas

Ci sono diversi vantaggi nell’utilizzo di un evaporatore in casa. Ecco i principali:

  1. I condizionatori evaporativi sono molto efficienti dal punto di vista energetico e richiedono meno energia di un sistema di condizionamento d’aria tradizionale. Ciò significa che possono aiutare a ridurre i costi energetici a lungo termine.
  2. Gli evaporatori aumentano l’umidità dell’aria, il che può essere benefico per alcune persone. L’aria più umida può aiutare a migliorare la qualità dell’aria all’interno della casa.
  3. I condizionatori adiabatici sono più rispettosi dell’ambiente rispetto ai sistemi di condizionamento d’aria tradizionali, poiché utilizzano meno energia e non emettono gas nocivi nell’atmosfera.

Svantaggi dell’utilizzo di un condizionatore adiabatico in casa

Tuttavia, ci sono anche alcuni svantaggi nell’utilizzo di un condizionatore evaporativo in casa. Abbiamo riassunto i più importanti qui di seguito:

  • Gli evaporatori non sono adatti a tutte le dimensioni di casa e possono non essere in grado di rinfrescare efficacemente grandi spazi.
  • Aumentando l’umidità dell’aria, gli evaporatori possono causare problemi a coloro che soffrono di allergie o asma. Se non si areano bene gli spazi infatti, l’eccessiva umidità può aiutare il proliferare di muffe e batteri che possono andare ad aggravare allergie ed asma nelle persone che ne soffrono.
  • I condizionatori adiabatici potrebbero richiedere una fonte di acqua per funzionare, il che può essere un problema in alcune zone in cui l’acqua è scarsa o costosa. Inoltre, potrebbero richiedere una predisposizione impiantisca la cui realizzazione potrebbe essere costosa.

Incentivi fiscali per l’installazione di un adiabatico

In alcuni paesi, è possibile ottenere incentivi fiscali per l’installazione di un adiabatico. Ad esempio, in Italia, è possibile ottenere il bonus condizionatori 2023 per la sostituzione di un vecchio sistema di condizionamento d’aria con un nuovo sistema adiabatico. È importante verificare le leggi e le normative locali per vedere se è disponibile un incentivo fiscale nella propria zona.

Domande frequenti sui conduizionatori evaporativi

Gli evaporatori sono adatti a tutte le dimensioni di casa?

Gli evaporatori sono adatti a case di medie dimensioni, ma non sono adatti a tutti gli ambienti. Sebbene siano efficaci nell’abbassare la temperatura e aumentare l’umidità relativa dell’aria, hanno bisogno di un flusso d’aria costante per funzionare correttamente. Per questo motivo, non sono raccomandati per ambienti con alte concentrazioni di umidità o per stanze con porte e finestre chiuse.

Gli evaporatori aumentano l’umidità dell’aria?

Sì, gli evaporatori aumentano l’umidità dell’aria. L’acqua contenuta nei pannelli di raffreddamento evapora e viene rilasciata nell’aria, aumentando l’umidità relativa. L’umidità dell’aria può avere un effetto benefico sulla salute respiratoria e sulla pelle, ma può anche causare problemi di condensa e di muffa se non viene controllata. Per questo motivo, è importante monitorare l’umidità dell’aria e regolare l’evaporatore di conseguenza.

Quali sono i vantaggi degli evaporatori rispetto ai sistemi di climatizzazione tradizionali?

Gli evaporatori hanno molti vantaggi rispetto ai sistemi di climatizzazione tradizionali. In primo luogo, sono molto più economici da acquistare e da mantenere. Non hanno bisogno di energia elettrica per funzionare, ma solo di acqua e di una fonte di energia per far funzionare la pompa dell’acqua. In secondo luogo, sono molto più ecologici, in quanto non emettono gas nocivi per l’ambiente. Infine, gli evaporatori sono molto più silenziosi dei sistemi di climatizzazione tradizionali, il che li rende ideali per ambienti domestici.

Conclusioni

In sintesi, gli evaporatori o condizionatori adiabatici sono un’alternativa efficiente dal punto di vista energetico ai sistemi di condizionamento d’aria tradizionali. Tuttavia, è importante prendere in considerazione i fattori specifici della propria casa prima di installare un evaporatore e valutare i vantaggi e gli svantaggi dell’utilizzo di questo tipo di sistema. Se si è interessati a installare un evaporatore adiabatico, si consiglia di contattare un professionista per una consulenza personalizzata.

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Sconfiggere il caldo e risparmiare denaro: guida all’uso efficiente dei condizionatori d’aria

E’ possibile sconfiggere il caldo e risparmiare denaro al tempo stesso? Scoprilo nella nostra guida all’uso efficiente dei condizionatori d’aria

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L’aria condizionata è ormai diventata una necessità nella vita quotidiana di molte persone, specialmente in estate. L’aria condizionata ci permette di stare comodi e freschi anche nelle giornate più calde e umide. Tuttavia, l’uso prolungato dei condizionatori d’aria può aumentare i costi energetici, con un impatto negativo sull’ambiente e sulla bolletta energetica. Il nostro portafoglio potrebbe risentirne davvero in maniera troppo eccessiva!

Per questo motivo, in questo articolo, abbiamo cercato di realizzare una guida in cui proveremo a fornirti tutti i consigli per un uso efficiente dei condizionatori d’aria. In particolare cercheremo, grazie ai nostri esperti, di darti dei preziosi suggerimenti per risparmiare energia e ridurre i costi operativi anche grazie all’utilizzo di fonti di energia rinnovabile. Inoltre ti parleremo degli incentivi fiscali (come il bonus condizionatori 2023) di cui puoi beneficiare per l’installazione dei condizionatori  ad aria e delle alternative alla tradizionale aria condizionata.

Pronto a scoprire tutto ciò? Allora prosegui nella lettura!

Come funzionano i climatizzatori d’aria?

I condizionatori d’aria basano il loro funzionamento su dispositivi come le pompe di calore. Questi sono degli apparecchi che sfruttano il principio della termodinamica per trasferire il calore da un ambiente all’altro. Hai capito bene, questi climatizzatori sono in grado di assorbire il calore dall’aria esterna per raffreddare l’ambiente interno durante l’estate, e viceversa, di assorbire il calore dall’ambiente interno per riscaldare l’abitazione durante l’inverno.

Uno dei punti di forza dei condizionatori ad aria è quindi la loro flessibilità visto che sono in grado di funzionare in qualsiasi stagione. Senza dubbio questo è il motivo per cui i condizionatori a pompa di calore sono diventati una scelta sempre più popolare. Inoltre, questi climatizzatori offrono una soluzione ecologica ed economica per la climatizzazione domestica, poiché sono in grado di ridurre notevolmente il consumo energetico rispetto ad altri sistemi di riscaldamento e raffreddamento.

Comprendere i costi operativi dei condizionatori d’aria

Prima di iniziare a utilizzare l’aria condizionata, è importante capire i costi operativi associati a questo sistema. L’aria condizionata è alimentata da elettricità, il che significa che ogni volta che la si utilizza, si sta consumando energia elettrica. Ciò si traduce in un aumento della bolletta energetica.

Inoltre, l’uso prolungato dell’aria condizionata può anche avere un impatto negativo sull’ambiente. L’energia elettrica utilizzata per alimentare l’aria condizionata spesso proviene da fonti non rinnovabili, come il carbone o il petrolio, che emettono gas a effetto serra e contribuiscono al cambiamento climatico.

In generale, possiamo comunque affermare che per comprendere appieno i consumi di un condizionatore d’aria è necessario tenere in considerazione i seguenti fattori:

  • Potenza del condizionatore. Ovviamente maggiore sarà la potenza più alto sarà il loro consumo;
  • La differenza fra la temperatura all’interno ed all’esterno della casa;
  • Temperatura all’interno dell’ambiente da raffrescare e quella che vogliamo raggiungere. Ovviamente, maggiore sarà la differenza tra le due, maggiori saranno i consumi del condizionatore.
  • La tecnologia del condizionatore tenendo presente che modelli ON-OFF consumano di più rispetto agli inverter. Questi ultimi infatti lavorano costantemente abbassando il consumo quando raggiungono la temperatura desiderata. Quelli On-Off invece accendono il proprio motore e lo spengono solamente quando raggiungono la temperatura desiderata riaccendendosi, in un loop infinito, non appena si discosta dal valore selezionato

Suggerimenti per risparmiare energia con l’aria condizionata

Ci sono modi per utilizzare i climatizzatori d’aria in modo efficiente e ridurre i costi operativi e quindi permetterti di risparmiare sulle bollette. Ecco alcuni suggerimenti:

  • Regola la temperatura: mantieni la temperatura dell’aria condizionata intorno ai 24-26 gradi Celsius per ridurre i costi energetici. Ogni grado in meno può aumentare i costi del 10%.
  • Spegni l’aria condizionata quando non la utilizzi: spegni l’aria condizionata quando esci dalla stanza o quando non la utilizzi per un lungo periodo di tempo.
  • Utilizza ventilatori: i ventilatori possono aiutare a raffreddare una stanza senza dover utilizzare l’aria condizionata. I ventilatori utilizzano anche meno energia rispetto all’aria condizionata.
  • Mantieni l’aria condizionata pulita e ben mantenuta: una manutenzione regolare dell’aria condizionata può aumentare l’efficienza energetica e ridurre i costi operativi.

Alimentare l’aria condizionata con fonti di energia rinnovabile

Un modo per ridurre l’impatto ambientale dei condizionatori d’aria è alimentarla con fonti di energia rinnovabile, come l’energia solare o eolica (ne parliamo anche qui). Sebbene l’installazione di un sistema di energia rinnovabile possa essere costosa, a lungo termine può portare a significativi risparmi energetici e di denaro.

Il consumo di un condizionatore di solito si aggira intorno ai 400-500 watt. Considerando che però si installano almeno due o 3 split, il consumo totale potrebbe aggirarsi intorno agli 1,5Kw. Un impianto fotovoltaico da 3 kw quindi durante una giornata assolata di giugno-luglio-agosto-settembre inizia a produrre 1,5-2 kw ad inizio mattino e fine sera e 2,5/3 kw in pieno sole. Pertanto, a queste condizioni, alimentare un condizionatore con un fotovoltaico, e quindi autoconsumando l’energia prodotta dall’impianto, è ampiamente fattibile oltre che economicamente conveniente. Non solo avresti una notevole riduzione dei costi della bolletta ma potresti anche usufruire degli incentivi fiscali per l’acquisto di pannelli solari.

Alternative ai condizionatori d’aria

Esistono anche alternative alla tradizionale aria condizionata che possono essere utilizzate per raffreddare una stanza. Ad esempio, i ventilatori di raffreddamento evaporativo possono raffreddare una stanza utilizzando l’acqua evaporata. Questo sistema utilizza meno energia dell’aria condizionata e può ridurre significativamente i costi operativi.

Inoltre, le tende solari e le tapparelle possono ridurre l’ingresso di luce solare in una stanza, riducendo la quantità di calore che entra. Ciò può aiutare a mantenere una stanza fresca senza dover utilizzare l’aria condizionata.

Conclusioni

L’aria condizionata può essere utilizzata in modo efficiente per ridurre i costi operativi, soprattutto quando si installa senza ristrutturazione (scopri come qui) e l’impatto ambientale. Ci sono molti modi per ridurre i costi energetici dei condizionatori d’aria, come regolare la temperatura, spegnerla quando non la si utilizza e utilizzare fonti di energia rinnovabile. Inoltre, ci sono anche alternative alla tradizionale aria condizionata, come i ventilatori di raffreddamento evaporativo e le tende solari.

Tuttavia, probabilmente, la miglior soluzione per alimentare i condizionatori d’aria rimane quella di alimentarli grazie all’energia prodotta da un impianto fotovoltaico. In questo caso potrebbe essere conveniente anche passare ad un sistema di riscaldamento full electric in modo da sfruttare appieno l’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici e abbattere i tuoi consumi senza ricorrere al consumo di gas!

Ora che hai appreso come utilizzare l’aria condizionata in modo efficiente, puoi goderti il fresco senza preoccuparti dei costi energetici e dell’impatto ambientale.

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Il Bilancio ESG 2023 di Valore Energia

Il Bilancio ESG 2023 di Valore Energia. Tutti i nostri obiettivi in merito agli aspetti ambientali (environment), sociali (social) e di governance

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Rendicontare gli aspetti non finanziari legati alla sostenibilità aziendale è diventato sempre più importante. Lo testimonia il fatto che il numero di imprese che stilano di propria iniziativa e quindi non perché obbligate dall’attuale legislazione, un bilancio di sostenibilità aziendale, è in forte aumento.

Anche Valore Energia ha deciso di redigere il proprio Bilancio ESG (Environment, Society, Governance) all’interno del quale parliamo dei nostri obiettivi da raggiungere nel corso del prossimo anno e di come intendiamo farlo.  Il bilancio di sostenibilità aziendale è infatti un documento di rendicontazione nel quale un’impresa comunica la propria performance ESG 2023 e gli eventuali progressi effettuati in ambito ambientale, sociale e di governance.

Questa è un’iniziativa che, soprattutto per aziende il cui core business riguarda le energie rinnovabili, a nostro avviso dovrebbe essere una prassi consolidata. Abbiamo quindi deciso di anticipare i tempi e di adottare fin da adesso un nostro Bilancio della sostenibilità aziendale 2023 dal momento che la normativa, sia in sede Europea che Italiana sta evolvendo rapidamente. I soggetti obbligati a redigere un Bilancio ESG saranno infatti destinati ad aumentare sensibilmente, tanto vale quindi farlo fin da subito.

Bilancio ESG: la responsabilità sociale di Valore Energia

La redazione di un Bilancio ESG ci permette di esprimere la nostra componente etica nell’attività economica che svolgiamo ogni giorno. In questo modo la nostra impresa diventa a tutti gli effetti un soggetto moralmente responsabile che attraverso un insieme di iniziative mirate e consapevoli agisce da garante nei confronti di:

  • Dipendenti,
  • Comunità esterna,
  • Ambiente.

In particolare, il bilancio di Sostenibilità ESG rappresenta uno dei principali strumenti di comunicazione e condivisione con questi Stakeholder delle tematiche non economiche. In particolare serve a:

  • Ridurre i costi e sviluppare nuovi prodotti e servizi;
  • Creare valore e migliorare il rapporto con gli stakeholder;
  • Aiutare le PMI a soddisfare i requisiti delle grandi aziende;
  • Aumentare la possibilità di accedere a finanziamenti.

Riduzione dell’impatto ambientale grazie ai principi dell’ economia circolare

Alla base del bilancio ESG di sostenibilità c’è un concetto molto importante come quello di Economia Circolare che a sua volta si basa su quello di riciclo.

L‘economia circolare prevede la rigenerazione, il riutilizzo e la rilavorazione degli scarti e dei prodotti usati. Tali prodotti possono poi essere usati nuovamente nel ciclo produttivo e quindi impiegati nella realizzazione di nuovi prodotti, di fatto quindi riciclandoli. Un sistema economico di questo tipo quindi contrasta la cultura dell’usa e getta e promuove un utilizzo delle risorse più responsabile e sicuramente meno impattante visto che riduce sensibilmente gli sprechi.

Dire di attuare politiche volte alla promozione dell’economia circolare significa di fatto:

  • progettare beni di più lunga durata, sviluppati in modo da facilitarne aggiornamento
  • ottenere maggiore risparmio energetico grazie anche alle energie rinnovabili
  • recuperare i materiali utilizzati eliminando gli scarti.

La gestione dei materiali ed il riciclo

Il bilancio ESG di un impresa si basa quindi anche sul concetto di riciclo. In particolare, dobbiamo specificare che esistono due diverse tipologie di riciclo in base ai materiali che si intendono recuperare:

  • Biologico: materiali che possono essere reintegrati nella Biosfera (piante/ alberi)
  • Tecnico: materiali destinati ad essere  valorizzati e non entrare nella Biosfera.

In entrambi i casi comunque possiamo affermare che riciclare significa anche seguire questi tre principi:

  1. Progettare senza sprechi e inquinamento. Ad esempio un azione che rientra in questo principio è quella di ridurre l’utilizzo della carta;
  2. Mantenere prodotti e materiali in uso. In altre parole significa riutilizzare, ove possibile, i materiali recuperati da altre parti o progetti. Nel nostro campo, ad esempio, potremo riutilizzare dei dispositivi ancora funzionanti anziché smaltirli, se possibile;
  3. Eliminare esternalità negative come l’inquinamento aria, acqua, suolo. In altre parole è necessario gestire correttamente i rifiuti generati anche attraverso un loro corretto riciclo o smaltimento. Ci riferiamo in particolare all’implementazione della raccolta differenziata ed allo di smaltimento rifiuti pericolosi.

Perché il riciclo fa bene all’azienda?

L’economia circolare è un’opportunità per le imprese poiché può generare risparmi in termini di costi di risorse, progressi di innovazione e miglioramenti delle prestazioni. Inoltre permette di attuare un processo di miglioramento continuo.

Ma non solo. Una comunicazione che trasferisce messaggi veri e attendibili per gli stakeholders supportando le argomentazioni attraverso dati e processi è senza dubbio vincente. Soprattutto se questi messaggi sono compatibili fra di loro e con la mission aziendale oltre che volti a compiere valutazioni oggettive e significative

I 4 pilastri della Sostenibilità di Valore Energia

La Mission di Valore Energia è quella di progettare soluzioni industriali e o servizi che incontrano i criteri di Sostenibilità. Il nostro obiettivo finale è quello riconciliare le necessità della società con la tutela della natura. Attraverso il nostro bilancio ESG di sostenibilità aziendale abbiamo pertanto individuato 4 linee guida e relativi obiettivi che ci impegniamo a raggiungere nel corso del prossimo anno.

Bilancio ESG: come Consentire lo sviluppo di una società a basso impatto di emissioni di carbonio

Le azioni che dobbiamo intraprendere per consentire lo sviluppo di una società a basso impatto di emissioni di carbonio sono essenzialmente le seguenti:

  • Riciclo materiali anche attraverso il recupero e la selezione di scarti di lavorazione.
  • Rottamazione ovvero uno smontaggio selettivo con recupero di materiali e sistemi ancora utilizzabili.

Per raggiungere gli obiettivi del nostro bilancio ESG di sostenibilità 2023 provvederemo quindi a:

  • Sistemare contenitori per la raccolta differenziata degli scarti di lavorazione su tutti i cantieri di Valore Energia oltre che nei nostri uffici;
  • Immagazzinare i materiali “no fine vita”’ identificati nel corso delle attività di rottamazione di vecchi impianti. Il nostro obiettivo è quello di riuscire ad arrivare ad riutilizzare circa il 5/10% materiali smontati.

Minimizzare il nostro impatto sulle emissioni nocive

Un’altra azione che dovremo intraprendere e che abbiamo inserito nel nostro Bilancio ESG è quella di ridurre sensibilmente le nostre emissioni di gas inquinanti come la CO2. Per questo provvederemo a:

  • Eliminare la plastica delle bottigliette d’acqua consumate in sede e cantiere;
  • Ridurre gli sprechi sulle lavorazioni di cantiere.

Per ridurre le nostre emissioni di CO2 abbiamo pensato di:

  • Acquistare 1 auto ibrida aziendale ed 1 transpallet elettrico per la movimentazione materiale nel magazzino;
  • Distribuire al personale di cantiere di bottiglie d’acqua nei mesi estivi, di plastica 100% riciclata.
  • Posizionamento di un erogatore di acqua per diminuire consumo plastica in azienda.
  • Pianificazione di corsi di Lean Management per tutti gli operativi Construction con l’obiettivo di promuovere una cultura di miglioramento continuo, anche per quanto riguarda la riduzione degli sprechi ed il riutilizzo dei materiali.

Bilancio ESG: Coinvolgere i nostri dipendenti e la comunità su comportamenti virtuosi per il rispetto della natura

Nel nostro bilancio di sostenibilità ESG abbiamo sottolineato l’importanza di coinvolgere tutte le risorse umane nell’adozione di comportamenti virtuosi soprattutto per limitare il loro impatto sulla natura ma anche di sostegno a tematiche sociali. Per questo Valore Energia si impegna a:

  • Aumentare la consapevolezza dei nostri dipendenti sui valori di sostenibilità;
  • Promuovere campagne di sensibilizzazione sui temi della salute e sicurezza nei cantieri;
  • Aumentare la presenza di personale di controllo sulla salute e sicurezza nei cantieri;
  • Promuovere iniziative No-Profit e caritatevoli;

In particolare contiamo nel corso di quest’anno di:

  • Effettuare, per ogni cantiere, delle sessioni di training sui concetti di sostenibilità.
  • Training periodici sui temi della salute e sicurezza mirati al riconoscimento dei rischi delle attività specifiche di cantiere;
  • Attivare corsi di formazione intensivi dedicati ai responsabili di cantiere mirati all’aumento della loro consapevolezza sui rischi sulla salute e gestione dei processi;
  • Pubblicare un volantino mensile con articoli e consigli sui comportamenti sostenibili. Il volantino verrà affisso nella nostra bacheca aziendale
  • Donare 20 colombe alla Caritas Perugia grazie al sostegno della ONLUS Bottega Azzurra. Questa ONLUS si occupa di offrire un percorso di inclusione e di formazione ragazzi speciali di una comunità per aumentare la qualità della propria vita non solo a livello economico, ma anche sociale e psicologico. Essere parte di un flusso lavorativo, consente la crescita della propria autostima e permette di mantenersi attraverso la propria attività.
  • Attivare la raccolta tappi, attraverso un apposito contenitore presente nella nostra area ristoro, per sostenere le iniziative AUCC dedicate ai pazienti oncologici come le visite a domicilio e la ricerca scientifica.

Governare il nostro impegno sulla sostenibilità in accordo con le migliori pratiche e misurazioni

Il bilancio ESG e gli obiettivi in esso individuati devono però essere misurati per permetterci di affermare di averli raggiunti. Per questo ci impegniamo a:

  • misurare il raggiungimento degli obiettivi definiti dai goals definiti nei tre precedenti punti.

In particolare ci occuperemo di:

  • Implementare un pilot di misura dei difetti per il monitoraggio della performance.
  • Valutare ogni sei mesi la progressione degli impegni assunti e determinare una prima lettura dei numeri raggiunti sugli obiettivi di Sostenibilità.
  • Divulgare sulle piattaforme social, sul sito web e agli stakeholder, i risultati annuali del nostro Bilancio ESG.

Quali sono i risultati attesi nel 2023 del nostro Bilancio ESG di sostenibilità aziendale?

I risultati attesi dopo l’approvazione del nostro bilancio ESG per la sostenibilità aziendale di Valore Energia sono i seguenti:

  • Riduzione emissioni CO2: 1 q./anno
  • Interventi o donazioni per Enti Caritatevoli: almeno 3 ogni anno
  • Ore Formazione sulla sicurezza e salute sul lavoro e sulle pratiche sostenibili: circa 1,200/anno

 

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Cosa è il Bilancio di sostenibilità aziendale

Cos’è il Bilancio di sostenibilità aziendale e a cosa serve. Ecco perché lo abbiamo adottato anche noi di Valore Energia

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Per le aziende, rendicontare gli aspetti non finanziari legati alla sostenibilità aziendale è diventato sempre più importante. In questo senso va il crescente numero di imprese, anche in Italia, che stilano di propria iniziativa un bilancio di sostenibilità. Una redazione spinta da motivazioni serie e fondate e non solo perché obbligate dall’attuale legislazione. Questa è un’iniziativa che, soprattutto per aziende il cui core business riguarda le energie rinnovabili, come ad esempio è Valore Energia, dovrebbe essere una prassi consolidata. Ecco perché anche noi di Valore Energia abbiamo deciso di redigere il nostro Bilancio di Sostenibilità Aziendale individuando degli obiettivi da perseguire. Obiettivi di cui parliamo qui.

Abbiamo visto come in realtà il bilancio di sostenibilità riguarda la rendicontazione di aspetti non finanziari. Ma cosa significa tutto ciò?

Il contesto internazionale vede sempre più vicina l’approvazione della direttiva europea CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) che indicherà le misure da seguire nella stesura della documentazione di rendicontazione delle attività aziendali e normerà il sistema del reporting in merito agli aspetti ambientali, sociali e di governance (ESG). E’ infatti proprio ESG (Environment, Society, Governance in italiano Ambiente, sociale, economia) l’acronimo che rappresenta il concetto della sostenibilità condiviso a livello internazionale.

La direttiva, che si baserà sugli standard comuni europei di rendicontazione della sostenibilità (ESRS), andrà a sostituire l’attuale NFRD (Non Financial Reporting Directive) e interesserà, a partire dal 2024, oltre 50.000 aziende, rispetto alle 12.000 attuali. 50.000 a cui vanno aggiunte tutte quelle aziende che decideranno di farlo di loro spontanea volontà come appunto Valore Energia.

Cos’è il bilancio di sostenibilità aziendale?

Il bilancio di sostenibilità aziendale è un documento di rendicontazione nel quale un’impresa comunica la propria performance ESG e gli eventuali progressi effettuati in ambito ambientale, sociale e di governance.

Per decidere come rendicontare gli aspetti legati alla sostenibilità le aziende hanno due opportunità

  1. stilare un report integrato dove gli aspetti non finanziari sono contenuti nello stesso documento di quelli finanziari,
  2. separare le informazioni e pubblicare a parte una dichiarazione non finanziaria ossia il bilancio, appunto, di sostenibilità.

Il concetto di sostenibilità per un impresa, e quindi del suo bilancio di sostenibilità aziendale si basa su tre pilastri:

  • Ambiente: Agire in modo sostenibile significa puntare sulla salvaguardia dell’ambiente e non compromettere i processi dei sistemi biologici.
  • Sociale: Puntare al miglioramento delle condizioni di vita attraverso la promozione di servizi sanitari, educazione, servizi sociali, lavoro, valorizzazione tradizioni e pluralismo culturale.
  • Economia: Contribuire allo sviluppo della società riducendo rischi e costi, migliorando la qualità dei servizi senza aumentare o riducendo le possibili ricadute negative.

Cosa deve contenere il bilancio ESG di un’ impresa?

In Italia, la normativa che regola tutto questo è stabilita dal Dlgs. 254/2016. Il decreto stabilisce in particolare che il documento del bilancio di sostenibilità dovrà contenere almeno:

  • informazioni relative all’utilizzo di risorse energetiche, distinguendo fra quelle prodotte da fonti rinnovabili e non rinnovabili
  • all’impiego di risorse idriche;
  • alle emissioni di gas ad effetto serra e inquinanti in atmosfera;
  • all’impatto sull’ambiente;
  • all’impatto sulla salute e la sicurezza, associato ai fattori di rischio.

Il documento dovrà poi rendicontare gli aspetti sociali e attinenti alla gestione del personale come le:

  • azioni poste in essere per garantire la parità di genere,
  • misure volte ad attuare le convenzioni di organizzazioni internazionali e sovranazionali in materia, 
  • modalità con cui è realizzato il dialogo con le parti sociali;
  • informazioni riguardanti il rispetto dei diritti umani e misure adottate per prevenirne le violazioni,
  • azioni poste in essere per impedire atteggiamenti ed azioni comunque discriminatori;
  • informazioni riguardanti la lotta contro la corruzione sia attiva sia passiva, con indicazione degli strumenti a tal fine adottati.

Ciascun aspetto, dovrà essere rendicontato seguendo

“le metodologie ed i principi previsti dallo standard di rendicontazione utilizzato quale riferimento o la metodologia di rendicontazione autonoma utilizzata ai fini della redazione della dichiarazione”.

Metodologie per cui adesso è in atto il processo di stesura di nuovi standard in modo da armonizzare e uniformare i bilanci a livello sia europeo che internazionale e favorirne la lettura e la comprensione da parte degli enti interessati, tra cui gli operatori finanziari.

Chi deve pubblicare questo bilancio?

In questo momento, l’obbligo di rendicontazione è previsto solo per gli enti di interesse pubblico che abbiano avuto un numero medio di dipendenti superiore a 500. Inoltre questi enti devono anche soddisfare uno dei seguenti criteri:

  • un totale dell’attivo dello stato patrimoniale superiore a 20 milioni di euro;
  • un totale dei ricavi netti delle vendite e delle prestazioni superiore a 40milioni di euro.

Per lo più, dunque, sono soggetti ad obbligo solo grandi emittenti, grandi banche (quotate o non) e grandi compagnie di assicurazione (quotate o non).

Il bilancio di sostenibilità è inoltre obbligatorio, dal luglio 2019, anche per gli enti del terzo settore in applicazione al decreto ministeriale “Adozione delle Linee guida per la redazione del bilancio sociale degli enti del Terzo settore”.

Tuttavia, come abbiamo già accennato in questo approfondimento, l’Unione Europea è al lavoro in questi giorni per estendere tali obblighi ad un numero maggiore di soggetti.

Ad esempio l’obbligo di rendicontazione riguarderà tutte le grandi imprese con oltre 250 dipendenti e un fatturato di 40 milioni di euro, oltre che tutte quelle quotate in borsa. Anche le PMI aderiranno al nuovo sistema a partire dal 2026 anche se con regole meno stringenti.

In quest’ottica quindi, ci preme sottolineare come abbiamo deciso di anticipare i tempi e di adottare fin da adesso un nostro Bilancio della sostenibilità aziendale. Sostenibilità che ricordiamolo ancora una volta, è al centro del nostro core Business.

I vantaggi del bilancio di sostenibilità

Ovviamente, redigere un bilancio di sostenibilità ha i suoi vantaggi che riguardano aspetti differenti. Ad esempio, permette di monitorare la correlazione e i legami tra performance non finanziaria e finanziaria.

Inoltre riveste un ruolo particolarmente importante per quanto riguarda la reputazione dell’azienda. La sostenibilità infatti sta diventando un requisito fondamentale soprattutto nelle decisioni di consumo delle generazioni più giovani e nelle scelte degli investitori. Favorire l’abbattimento dell’impatto ambientale di una azienda, grazie a degli appositi sistemi di monitoraggio e degli sforzi anche a livello di regolamenti interni nella riduzione degli stessi e comunicare adeguatamente il tutto ha senza dubbio un impatto positivo nella reputazione di un’impresa.

Senza dimenticare che intraprendere azioni in linea con i propri obiettivi ESG permette di individuare rischi e nuove opportunità aziendali.

 

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Pro e contro dei climatizzatori a pompa di calore

Tutti i vantaggi e gli svantaggi dei climatizzatori a pompa di calore

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Se stai pensando di installare un sistema di riscaldamento e raffreddamento per la tua casa, probabilmente hai considerato anche l’opzione dei climatizzatori a pompa di calore. Questi sistemi sono sempre più diffusi, grazie alla loro efficienza energetica e all’impatto ambientale ridotto rispetto ad altri sistemi di climatizzazione.

Ma quali sono i pro e i contro dei climatizzatori a pompa di calore?

Da un lato, questi sistemi offrono un livello di comfort termico elevato e una maggiore flessibilità nell’utilizzo, in quanto possono funzionare in ogni stagione. Inoltre, i climatizzatori a pompa di calore possono ridurre significativamente le bollette energetiche, fino al 50% rispetto ad altri sistemi di riscaldamento e raffreddamento. Molto di più se vengono alimentati da impianti fotovoltaici come spieghiamo qui.

D’altra parte, ci sono alcune limitazioni da considerare, come l’efficacia dei climatizzatori a pompa di calore in climi estremamente freddi o la necessità di spazio esterno per l’installazione dell’unità esterna. Inoltre, la manutenzione e la riparazione di questi sistemi possono essere costose e complesse, poiché richiedono un refrigerante specifico per funzionare.

In questo articolo, esploreremo in dettaglio i pro e i contro dei climatizzatori a pompa di calore, per aiutarti a valutare se questo sistema di riscaldamento e raffreddamento è la scelta giusta per la tua casa.

Puoi richiedere una nostra consulenza o maggiori informazioni cliccando qui!

Climatizzatori a pompa di calore: come funzionano

I climatizzatori a pompa di calore sono dei sistemi di riscaldamento e raffreddamento che sfruttano l’energia presente nell’aria esterna per creare calore o fresco all’interno degli ambienti. Questi sistemi funzionano attraverso un ciclo di refrigerazione che prevede l’utilizzo di un fluido refrigerante, che circola all’interno dell’unità esterna e dell’unità interna del climatizzatore.

In modalità di riscaldamento, il fluido refrigerante assorbe il calore presente nell’aria esterna, grazie alla presenza di un compressore e di uno scambiatore di calore. Questo calore viene poi trasferito all’aria interna dell’abitazione, attraverso l’unità interna del climatizzatore.

Nella modalità di raffreddamento, il ciclo si inverte: il fluido refrigerante assorbe il calore dall’aria interna dell’abitazione e lo trasferisce all’aria esterna, raffreddando l’ambiente interno.

Per garantire l’efficienza del sistema, è importante che l’unità esterna sia posizionata in un’area ben ventilata e lontana da ostacoli che potrebbero impedire il flusso d’aria. Inoltre, è fondamentale effettuare una manutenzione regolare del sistema, per garantire un funzionamento ottimale e ridurre i costi energetici.

I vantaggi dei condizionatori a pompa di calore

Ecco un elenco dei principali vantaggi dei climatizzatori a pompa di calore:

  • Efficienza energetica: i condizionatori a pompa di calore sono molto efficienti dal punto di vista energetico, poiché sfruttano l’energia presente nell’aria esterna per riscaldare o raffreddare gli ambienti interni. In questo modo, è possibile ridurre significativamente i costi energetici.
  • Impatto ambientale ridotto: grazie alla loro efficienza energetica, i climatizzatori a pompa di calore contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale legato alla produzione di energia.
  • Flessibilità d’uso: questi climatizzatori possono essere utilizzati in ogni stagione, poiché possono funzionare sia come sistema di riscaldamento che come sistema di raffreddamento.
  • Comfort termico elevato: i condizionatori a pompa di calore offrono un elevato livello di comfort termico, garantendo una temperatura costante e piacevole all’interno degli ambienti interni.
  • Facilità d’installazione: l’installazione di questi dispositivi è relativamente semplice e veloce, soprattutto se confrontata ad altri sistemi di riscaldamento e raffreddamento.

I climatizzatori a pompa di calore quindi offrono numerosi vantaggi, tra cui l’efficienza energetica, l’impatto ambientale ridotto, la flessibilità d’uso, il comfort termico elevato e la facilità d’installazione. Per questo motivo, sempre più persone stanno scegliendo questi sistemi per riscaldare e raffreddare la propria casa

Limitazioni e sfide: quando i condizionatori a pompa di calore non sono la scelta giusta

I climatizzatori a pompa di calore rappresentano una soluzione sempre più diffusa per il riscaldamento e il raffreddamento degli ambienti domestici e non solo, grazie alla loro efficienza energetica e alla loro eco-compatibilità. Tuttavia, esistono alcune limitazioni e sfide che rendono questi sistemi meno adatti in alcune situazioni.

In primo luogo, i condizionatori a pompa di calore possono incontrare difficoltà nelle zone con temperature estreme, soprattutto se si tratta di temperature molto basse. In questi casi, il sistema potrebbe non riuscire a raggiungere la temperatura desiderata e potrebbe richiedere l’intervento di un sistema di riscaldamento supplementare.

Inoltre, la presenza di detriti e polvere nell’aria esterna può influire negativamente sul funzionamento del sistema, riducendo la sua efficienza e richiedendo una maggiore manutenzione. In alcune zone, inoltre, l’aria può contenere elevate concentrazioni di umidità, che possono causare problemi di umidità e muffa all’interno dell’abitazione.

Infine, dobbiamo precisare che questi dispositivi richiedono una buona ventilazione dell’ambiente in cui sono installati, in modo da garantire un corretto flusso d’aria e ridurre il rischio di accumulo di aria stagnante.

Prima di installare questi apparecchi in casa tua quindi è importante considerare attentamente le limitazioni e le sfide che possono renderli meno adatti in alcune situazioni specifiche.

Manutenzione e riparazione: consigli utili

La manutenzione regolare dei climatizzatori a pompa di calore è fondamentale per garantirne un funzionamento efficiente e duraturo. Ecco alcuni consigli utili per la manutenzione e la riparazione di questi sistemi.

  • E’ importante effettuare una pulizia periodica dei filtri dell’unità interna, per rimuovere la polvere e i detriti accumulati. Questo può essere fatto facilmente con acqua corrente o con un aspirapolvere.
  • Prestare attenzione all’unità esterna, che può accumulare sporco e detriti nel tempo. Si consiglia di effettuare una pulizia dell’unità esterna almeno una volta l’anno, utilizzando acqua e detergenti specifici.
  • Se si riscontrano problemi di funzionamento del sistema, come un ridotto flusso d’aria o la presenza di rumori strani, è importante rivolgersi a un tecnico specializzato per la riparazione.
  • Per garantire la massima efficienza del sistema, è consigliabile effettuare una manutenzione periodica completa, che prevede la pulizia dei componenti interni, la verifica del funzionamento del compressore e la ricarica del refrigerante, se necessario.

Confronto tra climatizzatori a pompa di calore e altri sistemi di riscaldamento e raffreddamento: costi e benefici

Quando si sceglie un sistema di riscaldamento e raffreddamento per la propria casa, è importante considerare i costi e i benefici di diverse opzioni.

I climatizzatori a pompa di calore sono una scelta popolare, ma come si confrontano con altri sistemi?

Rispetto ai tradizionali sistemi di riscaldamento, come il riscaldamento a gas o ad olio, i climatizzatori a pompa di calore possono offrire notevoli vantaggi in termini di efficienza energetica e risparmio sui costi. Poiché utilizzano l’energia termica presente nell’aria esterna per riscaldare la casa, invece di produrla direttamente, consumano meno energia elettrica e possono ridurre significativamente le bollette di riscaldamento.

Rispetto ai sistemi di raffreddamento centralizzato, come i condizionatori d’aria tradizionali, i climatizzatori a pompa di calore possono essere più costosi da installare, ma offrono vantaggi significativi in termini di efficienza energetica e flessibilità. Possono raffreddare solo le stanze in cui sono installati, riducendo gli sprechi di energia e offrendo un controllo più preciso della temperatura.

Inoltre, i climatizzatori a pompa di calore possono essere alimentati anche da fonti rinnovabili, come i pannelli solari fotovoltaici, riducendo ulteriormente l’impatto ambientale e i costi energetici.

Dobbiamo inoltre precisare che esistono degli incentivi fiscali, come il bonus condizionatori 2023 di cui parliamo qui, in grado di abbassare il costo della loro installazione. Grazie a questa agevolazione infatti potresti ottenere una detrazione fiscale del 50 o del 65!

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Condizionatori a pompa di calore: cosa sono e come funzionano

Condizionatori a pompa di calore: cosa sono e come funzionano. Leggi questo approfondimento e scopri tutto quello che devi sapere

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Se stai cercando un modo per rinfrescare o riscaldare la tua casa, i condizionatori a pompa di calore potrebbero essere la soluzione perfetta per te. Questi climatizzatori a pompa di calore, noti anche come condizionatori con unità esterna, sono diventati sempre più popolari grazie alla loro efficienza energetica e alla loro capacità di funzionare sia come raffreddamento che come riscaldamento.

Ma cosa sono esattamente i condizionatori a pompa di calore?

In breve, si tratta di un sistema di climatizzazione che sfrutta il principio della termodinamica per trasferire il calore da un ambiente all’altro. Hai capito bene, questi climatizzatori sono in grado di assorbire il calore dall’aria esterna per raffreddare l’ambiente interno durante l’estate, e viceversa, di assorbire il calore dall’ambiente interno per riscaldare l’abitazione durante l’inverno.

Grazie alla loro flessibilità e alla loro capacità di funzionare in qualsiasi stagione, i condizionatori a pompa di calore sono diventati una scelta sempre più popolare. Inoltre, questi climatizzatori offrono una soluzione ecologica ed economica per la climatizzazione domestica, poiché sono in grado di ridurre notevolmente il consumo energetico rispetto ad altri sistemi di riscaldamento e raffreddamento.

In questo articolo, esploreremo più in dettaglio il funzionamento dei condizionatori a pompa di calore, i loro vantaggi e le loro limitazioni, per aiutarti a decidere se sono la scelta giusta per la tua casa.

Il funzionamento dei climatizzatori a pompa di calore: come trasformano il calore dell’aria in energia termica

I climatizzatori a pompa di calore funzionano sfruttando il principio della termodinamica, che stabilisce che il calore si sposta sempre dall’ambiente più caldo a quello più freddo. In sostanza, questi climatizzatori sono in grado di trasferire il calore dall’aria esterna all’ambiente interno della casa durante l’inverno, e viceversa, dall’ambiente interno all’aria esterna durante l’estate.

Per fare ciò, i climatizzatori a pompa di calore utilizzano un refrigerante, che viene fatto circolare all’interno del sistema. Il refrigerante assorbe il calore dall’aria esterna attraverso l’unità esterna del climatizzatore, dove viene compresso e fatto passare attraverso una serie di scambiatori di calore. In questo modo, il refrigerante cede il calore all’aria interna, che viene riscaldato o raffreddato in base alle esigenze.

Il funzionamento dei climatizzatori a pompa di calore è quindi basato sulla trasformazione del calore in energia termica, che avviene grazie al ciclo di refrigerazione. Inoltre, grazie alla capacità di invertire il flusso di calore, questi climatizzatori sono in grado di fornire comfort termico in qualsiasi stagione, rendendoli una soluzione molto versatile e conveniente per la climatizzazione domestica.

Tuttavia, per garantire un funzionamento efficiente e duraturo dei condizionatori a pompa di calore, è importante che il sistema venga installato correttamente e che venga effettuata una regolare manutenzione. In questo modo, si può assicurare un comfort termico ottimale per la propria casa, riducendo al contempo i costi energetici e l’impatto ambientale.

Vantaggi dei condizionatori con unità esterna: efficienza energetica, flessibilità e comfort in ogni stagione

I climatizzatori a pompa di calore con unità esterna offrono numerosi vantaggi rispetto ad altri sistemi di riscaldamento e raffreddamento.

  • Questi climatizzatori sono estremamente efficienti dal punto di vista energetico, poiché sono in grado di trasferire il calore dall’aria esterna all’ambiente interno, anziché generarne di nuovo come fanno i sistemi di riscaldamento tradizionali. Questo significa che i climatizzatori a pompa di calore consumano meno energia elettrica, riducendo così le bollette energetiche.
  • I climatizzatori a pompa di calore sono molto flessibili e in grado di funzionare in qualsiasi stagione, poiché sono in grado di riscaldare l’ambiente interno durante l’inverno e raffreddarlo durante l’estate. Questo significa che non è necessario avere due sistemi di climatizzazione separati per riscaldamento e raffreddamento.
  • Offrono un elevato livello di comfort termico, poiché sono in grado di mantenere una temperatura costante e uniforme all’interno della casa. Inoltre, i climatizzatori a pompa di calore possono essere controllati tramite un termostato, che consente di regolare facilmente la temperatura desiderata in ogni momento.
  • Un’altra grande opportunità offerta dai climatizzatori a pompa di calore è quella di poterli alimentare con l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici. Grazie a questa soluzione, si può ridurre ulteriormente il consumo di energia elettrica e conseguentemente le bollette, nonché l’impatto ambientale. In questo modo, è possibile sfruttare appieno i vantaggi dei climatizzatori a pompa di calore, senza alcun costo aggiuntivo per l’energia.
  • Da segnalare infine i vantaggiosi incentivi fiscali che ti permettono di usufruire di una detrazione che varia dal 50 al 65% sul costo della loro acquisto ed installazione. A questo proposito leggi il nostro articolo sul bonus condizionatori 2023 cliccando qui!

Limitazioni dei climatizzatori a pompa di calore: quando non sono la scelta giusta per la tua casa

Nonostante i numerosi vantaggi dei climatizzatori a pompa di calore, ci sono alcune limitazioni da considerare prima di scegliere questo sistema di riscaldamento e raffreddamento per la tua casa. Abbiamo riassunto le principali qui di seguito:

  • I climatizzatori a pompa di calore possono essere meno efficaci in climi estremamente freddi, poiché l’aria esterna può raggiungere temperature troppo basse per il funzionamento del sistema.
  • Richiedono una certa quantità di spazio esterno per l’installazione dell’unità esterna. Questo può essere un problema in caso di proprietà molto piccole o di condomini in cui il posizionamento dell’unità esterna potrebbe essere limitato.
  • Manutenzione e alla riparazione del sistema complesse perché e richiedono un refrigerante specifico per funzionare. Per questo la possono essere anche costose.
  • L’efficienza dei climatizzatori a pompa di calore può essere influenzata dalla presenza di fughe d’aria o di isolamento insufficiente delle pareti. In tali casi, potrebbe essere necessario effettuare dei lavori di isolamento per massimizzare l’efficienza del sistema di climatizzazione.

In generale, prima di scegliere un climatizzatore a pompa di calore, è importante valutare attentamente le proprie esigenze e le caratteristiche dell’ambiente in cui verrà installato. In questo modo, si può scegliere il sistema di climatizzazione più adatto alle proprie esigenze, riducendo al contempo i costi e l’impatto ambientale.

Installazione e manutenzione dei climatizzatori a pompa di calore: consigli utili per garantirne la massima efficienza e durata

Per garantire la massima efficienza e durata dei climatizzatori a pompa di calore, è fondamentale seguire alcune linee guida per l’installazione e la manutenzione del sistema.

  • Innanzitutto, è importante che l’unità esterna sia posizionata in un’area aperta e ben ventilata, lontana da muri o ostacoli che potrebbero impedire il flusso d’aria.
  • L’unità esterna dovrebbe essere mantenuta pulita e priva di foglie, detriti o altri materiali che potrebbero ostruire i filtri dell’aria.
  • È anche importante che l’unità interna sia posizionata in modo da garantire un flusso d’aria uniforme in tutta la stanza. In questo modo, si può garantire una distribuzione uniforme del calore o del freddo in tutta la casa.
  • Per quanto riguarda la manutenzione, è consigliabile pulire regolarmente i filtri dell’aria, che possono accumulare polvere e detriti che riducono l’efficienza del sistema.
  • Effettuare una manutenzione periodica del sistema, che può includere il controllo del refrigerante, la pulizia dei condotti e la verifica del funzionamento delle valvole di controllo.

Condizionatori a pompa di calore vs. altri sistemi di riscaldamento e raffreddamento: confronto dei costi e dell’impatto ambientale.

I condizionatori a pompa di calore rappresentano una scelta molto interessante rispetto ad altri sistemi di riscaldamento e raffreddamento per la loro efficienza energetica e l’impatto ambientale ridotto. Rispetto ai sistemi di riscaldamento tradizionali, come le caldaie a gas o il riscaldamento elettrico, i climatizzatori a pompa di calore possono ridurre le bollette energetiche fino al 50%.

Inoltre, i climatizzatori a pompa di calore hanno un impatto ambientale molto più ridotto rispetto ad altri sistemi di riscaldamento e raffreddamento, poiché utilizzano l’energia presente nell’aria esterna. In questo modo, si riduce l’emissione di gas serra e si contribuisce alla lotta contro il cambiamento climatico.

Rispetto ai sistemi di climatizzazione tradizionali, come i condizionatori a parete o i ventilconvettori, i climatizzatori a pompa di calore offrono anche un maggior livello di comfort termico e una maggiore flessibilità nell’utilizzo, in quanto possono funzionare in ogni stagione.

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Alimentare il condizionatore con fotovoltaico: conviene davvero?

Alimentare il condizionatore con fotovoltaico è un’ottima soluzione per risparmiare sulle bollette!

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E’ oramai diventato quasi impossibile non ricorrere al condizionatore per trovare un po’ di sollievo dalla calura estiva. E questo è vero sia in casa che negli ambienti di lavoro, così come all’interno degli uffici nelle pubbliche amministrazioni. Se fino a qualche anno fa i condizionatori erano considerati non indispensabili, negli ultimi anni i loro motori sono comparsi come funghi sui muri esterni di molti palazzi.

Tuttavia, se il condizionatore è uno degli elettrodomestici più utilizzati durante l’estate, è anche vero è che è uno di quelli che, energeticamente parlando, consuma di più. I condizionatori d’aria infatti assorbono tantissimo nonostante il miglioramento delle prestazioni li abbia portato alcuni loro modelli in classe A+++.

Proprio per evitare delle vere e proprie salassate in bolletta alimentare il condizionatore con il fotovoltaico potrebbe essere un’ottima soluzione. In ogni caso ti consigliamo anche la lettura di questo articolo. L’energia che si ricava dai pannelli solari infatti raggiunge il suo picco durante le ore centrali della giornata, quelle più calde. In questo modo potremo sfruttare appieno la potenza del sole per alimentare il condizionatore con il fotovoltaico senza prelevare corrente dalla rete di distribuzione nazionale.

Abbiamo chiesto ai nostri tecnici esperti di cercare di spiegare meglio la questione in modo da aiutarci a capirne di più.

Puoi richiedere una nostra consulenza o maggiori informazioni cliccando qui!

Cosa influisce sul consumo di un condizionatore?

Per capire se davvero conviene alimentare un condizionatore con un fotovoltaico, dobbiamo innanzitutto capire quanto consuma un condizionatore. Per farlo dobbiamo tenere in considerazione un serie di fattori:

  • Potenza del condizionatore. Ovviamente maggiore sarà la potenza (che si esprime in Btu, British Thermal Unit), più alto sarà il loro consumo. tanto per fornire qualche esempio i modelli più utilizzati sono da 9000 o 12000 Btu e riescono a raffreddare aree comprese tra i 15 ed i 45 mq;
  • Temperatura all’interno ed all’esterno della casa. In questo modo potrai calcolare anche la differenza tra le due;
  • I gradi che vogliamo raggiungere all’interno della nostra abitazione. Ovviamente, maggiore sarà la differenza tra la temperatura all”nterno dell’ambiente rispetto a quella che vogliamo raggiungere, maggiore sarà lo sforzo, ed il consumo del condizionatore
  • La tecnologia del condizionatore tenendo presente che modelli ON-OFF consumano di più rispetto agli inverter. Questi ultimi infatti lavorano costantemente abbassando il consumo quando raggiungono la temperatura desiderata. Quelli On-Off invece accendono il proprio motore e lo spengono solamente quando raggiungono la temperatura desiderata riaccendendosi, in un loop infinito, non appena si discosta dal valore selezionato.

Come calcolare il consumo di un condizionatore

A questo punto, per capire effettivamente quanto si consuma e quindi capire se conviene alimentare un condizionatore con fotovoltaico potresti eseguire questa semplice procedura:

  1. Spengi condizionatori e segna l’assorbimento di corrente che risulta dal contatore;
  2. Accendi i condizionatori ed aspetta 30 minuti;
  3. Segna il consumo dopo aver aspettato questi 30 minuti e calcola la differenza tra i due valori.

In questo modo saprai quanto consuma con esattezza il vostro condizionatore ed avrai a disposizione dei dati per dimensionare il tuo impianto fotovoltaico con il quale alimenterai anche il condizionatore. Ovviamente dovrete anche tenere conto del consumo degli altri elettrodomestici per avere una valutazione efficace dei vostri consumi.

Alimentare un condizionatore con un fotovoltaico

Il consumo di un condizionatore di solito si aggira intorno ai 400-500 watt. Considerando che però si installano almeno due o 3 split, il consumo totale potrebbe aggirarsi intorno agli 1,5Kw.

Un impianto fotovoltaico da 3 kw quindi durante una giornata assolata di giugno-luglio-agosto-settembre inizia a produrre 1,5-2 kw ad inizio mattino e fine sera e 2,5/3 kw in pieno sole. Pertanto, a queste condizioni, alimentare un condizionatore con un fotovoltaico, è ampiamente fattibile oltre che economicamente conveniente.

Non solo avresti una notevole riduzione dei costi della bolletta ma potresti anche usufruire degli incentivi fiscali per l’acquisto di pannelli solari. Incentivi che prevedono una detrazione del 50% che non ti vincola ad effettuare interventi di ristrutturazione edilizia. Inoltre sono previsti anche dei bonus condizionatori 2023 che ti permetteranno di risparmiare ulteriormente sul loro acquisto!

Alimentare un condizionatore con il fotovoltaico in estate ed in inverno

Abbiamo visto quindi che alimentare un condizionatore con il fotovoltaico, non solo è possibile, ma permette anche di risparmiare sulla bolletta elettrica. Tuttavia di impianti a pannelli solari ne esistono di svariate dimensioni e tipologie.

Per questo motivo ci pare ovvio aggiungere che per alimentare i condizionatori, d’estate, non è necessario un impianto con batteria di accumulo. Non serve infatti energia da stoccare dal momento che generalmente il condizionatore d’aria consumerà energia nelle ore più calde della giornata, le stesse in cui il fotovoltaico riuscirà a produrre più energia. In sostanza quindi, per alimentare un condizionatore con il fotovoltaico, va benissimo un impianto on-grid.

Il ragionamento che abbiamo fatto qui sopra, è un ragionamento valido anche, per la stagione invernale se abbiamo deciso di installare condizionatori d’aria che riscaldano in pompa di calore. Ovviamente però le conclusioni del ragionamento sono diverse. 

In inverno infatti, le ore in cui abbiamo più bisogno di riscaldarci sono quelle notturne serali, ovvero quando non c’è il sole. Inoltre, se abbiamo bisogno di calore durante il giorno, dobbiamo considerare che il minor irraggiamento della superficie dei pannelli si tradurrà in un minor produzione di energia degli stessi. In questo caso quindi, la soluzione migliore potrebbe essere rappresentata da un impianto off-grid che usi delle batterie di accumulo per stoccare l’energia prodotta in eccesso.

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