Cilas superbonus: per i condomini c’è tempo fino al 25 novembre 2022

Cilas superbonus: per i condomini c’è tempo fino al 25 novembre 2022

Cilas superbonus: per i condomini c’è tempo fino al 25 novembre 2022 per usufruire dell’aliquota del 110%. Ecco come cambierà la normativa dopo il Decreto Aiuti Quater

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Il Decreto Aiuti Quater si appresta a cambiare profondamente la normativa del Superbonus, ne parliamo anche qui.

Tra le novità più importanti del decreto Aiuti Quater spicca senza dubbio l’addio alla maxi-detrazione al 110% per il prossimo anno. Una rivoluzione annunciata da tempo ma che è arrivata molto prima di quanto previsto. In effetti, ci si aspettava che questa novità entrasse in vigore solo dopo l’approvazione della Legge di Bilancio 2023. Le modifiche sostanziali varate dal governo Meloni sono state infatti approvate lo scorso 10 novembre e tra queste figura appunto la riduzione del bonus dal 110 al 90% a partire dal 1° gennaio 2023.

Ma le novità non si fermano di certo qui. Il novo decreto infatti introduce un regime transitorio di validità dell’aliquota del 110 % ed altre nuove regole per il 2023. Tra queste nuove regole spicca quella per la Clias superbonus per i condomini che avranno tempo di depositarla fino al 25 novembre se vogliono ottenere la maxi-detrazione. Oltre alla Cilas superbonus sono inoltre previsti nuovi limiti di reddito per accedere alla detrazione.

Abbiamo deciso di riassumere qui di seguito tutto quelle che c’è da sapere sulle novità approvate dall’esecutivo.

Il Superbonus scende dal 110% al 90% per i condomini

Per i condomìni, gli edifici composti da 2 a 4 unità, il decreto Aiuti Quater anticipa anticipa dal 31 dicembre 2023 al 31 dicembre 2022 la scadenza del 110%. In altre parole, l’aliquota della detrazione fiscale ammonterà al 90% a partire dal 1° gennaio 2023.

Nessuna modifica invece per quanto riguarda i successivi abbassamenti dell’aliquota di detrazione. Rimane confermata quella del 70% dal 1 gennaio fino al 31 dicembre 2024 e quella del 65% dal 1 gennaio fino 31 dicembre 2025. L’aliquota rimarrà al 110% fino al 2025 invece per tutti gli interventi realizzati dalle Onlus sulle strutture sociosanitarie. Precisiamo però che potranno accedere alla detrazione del 110% i condomini che presentino la Cilas superbonus entro il 25 novembre 2022 come specifichiamo più avanti.

Come cambia il superbonus per le villette

Novità in arrivo anche per quanto riguarda gli edifici unifamiliari. I proprietari delle villette dovranno anche rispettare i seguenti requisiti per avere accesso alla nuova detrazione al 90% per tutto il 2023:

  • i lavori possono essere effettuati solo sulla prima casa per poter richiedere il superbonus;
  • i richiedenti devono avere un reddito inferiore a 15mila euro annui, cifra che viene innalzata in base al quoziente familiare.

A questo proposito, la premier Giorgia Meloni si è espressa così in conferenza stampa:

“Abbiamo introdotto un principio sui redditi medio bassi che saranno calcolati non in base al tradizionale Isee ma in base alla composizione del nucleo familiare, in questa norma c’è un primo accenno di quoziente familiare”,

Per le villette unifamiliari rimane valida la detrazione del 110% fino al 31 marzo 2023 a patto che si rispetti una condizione fondamentale. Per accedere al 110% di detrazione infatti i richiedenti dovranno infatti aver completato il 30 per cento dei lavori entro il 30 settembre 2022.

Superbonus: la data del 25 novembre per la Cilas Superbonus

Se per il 2023 il quadro è abbastanza chiaro, resta da sciogliere il mistero su cosa accada fino alla fine del 2022. Per questo il Governo ha introdotto un regime transitorio in cui la detrazione rimarrà invariata per coloro che riusciranno a presentare la Cilas Superbonus entro il 25 novembre 2022. I condomini però dovranno anche aver già deliberato l’approvazione dell’esecuzione dei lavori. 

La regolare della presentazione della Cilas Superbonus è stata però duramente contestata dagli addetti ai lavori. Secondo Federica Brancaccio, presidente Ance – Associazione nazionale costruttori edili a Radio 24 Mattino, la modifica introdotta dal Governo:

 “blocca tutto, ma non è solo per le imprese ma quello che genera nelle famiglie, nei condomini, e potenziali, direi quasi certi, contenziosi, perché quando si mette la data del 25 novembre per la presentazione della comunicazione di inizio lavori, la comunicazione di inizio lavoro è l’ultimo atto di un lungo percorso nel quale si è fatto uno studio di pre-fattibilità, un progetto, tutto questo chi lo paga? Quello che arriva al pubblico è la sfiducia nella misura, penalizzando i condomini più disagiati che sono quelli che sono partiti per ultimi”.

La cessione dei crediti

Le misure approvate la settimana scorsa dal Governo non toccano il nodo della cessione dei crediti, che dunque rimangono bloccati.

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha promesso però un rapido intervento in questa questione visto che a tutti gli effetti si tratta di un problema che ricade sulle spalle di molte imprese. In particolare ha rassicurato che il Governo sta definendo una via di uscita rispetto alla situazione attuale in merito allo stock di crediti d’imposta esistenti. Inoltre, il ministro ha poi sottolineato:

 “La cessione del credito è una possibilità, non un diritto. Tutti coloro che da ora ne vogliono usufruire hanno la certezza di potere usufruire della detrazione dei crediti dai redditi ma non possono avere la certezza che si trovi una banca o istituzione che li accetti. È passata l’idea che il credito d’imposta sia sostanzialmente moneta ma non è così, quindi chi deve fare un investimento deve valutare se l’impresa costruttrice o la banca sia disponibile a riconoscere il credito perché se non è così bisogna calcolare il progetto d’investimento in diverso modo”.

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