Quando si potrà cedere il credito di imposta? Tutte le ultime novità
A partire da quando si potrà cedere il credito di imposta? Sarà per forza necessario aspettare la fine dei lavori oppure si potrà fare anche prima?
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Buone notizie in arrivo per chi si appresta a effettuare i lavori di efficientamento energetico previsti nel DL Rilancio. Nel testo finale approvato dalla commissione Bilancio della Camera sono previste nuove disposizioni che prevedono nuove possibilità per cedere credito di imposta. E’ proprio questo testo a contenere infatti il beneficio per gli interventi di miglioramento energetico degli edifici, il cosiddetto SuperBonus 110%.
A questo proposito non sarà infatti più obbligatorio cedere credito di imposta solamente alla fine degli interventi sui quali opera l’ Ecobonus 110 %. Il trasferimento o lo sconto in fattura si potranno fare anche durante i cosiddetti “stati di avanzamento dei lavori”.
Ma cosa significa tutto questo? Perché dovrebbe essere una buona notizia poter cedere il credito di imposta anche durante gli stati di avanzamento dei lavori?
Prima di proseguire oltre, sappi che noi di Valore Energia, siamo specializzati nella cessione del credito e nello sconto in fattura. Il nostro obiettivo è sì quello di perseguire l’efficientamento energetico degli edifici per fare in modo di vivere in un mondo più pulito grazie alle energie rinnovabili (come il fotovoltaico).Per perseguire questo sogno però è necessario che sia sostenibile, soprattutto dal punto di vista economico! Pertanto non perderti le ultime novità sulla cessione del credito e scopri di più cliccando qui!
A questo punto sei pronto per comprendere appieno la potenzialità di questa buona notizia che riguarda la possibilità di cedere il credito di imposta durante gli stati di avanzamento. Prosegui nella lettura per scoprirlo!
Cosa implica dover aspettare la fine dei lavori per poter cedere credito di imposta?
Fino a questo momento era possibile cedere il credito di imposta solamente alla fine dei lavori. In pratica significava che era possibile in pratica usufruire dell’ Ecobonus 110% praticamente solo durante il prossimo anno. Questo perché solitamente gli interventi di efficientamento energetico hanno una certa durata, specie quelli più grandi.
Ovviamente, fare il lavoro, affrontando le relative spese nel 2020, e dover aspettare il 2021 per riscuotere gran parte del proveniente da questi lavori è un problema per le imprese chiamate a farlo. Di conseguenza, la mancanza di fondi per le imprese, è un problema che potenzialmente può coinvolgere anche le banche.
In pratica, imprese e banche avrebbero potuto essere costrette a lavorare per diversi mesi senza poter spalmare nel tempo i loro impegni economici, rischiando quindi seriamente di non sopravvivere a questa fase. Un rischio che difficilmente si sarebbero prese, vanificando di fatto gli Ecobonus 110%
Cosa sono gli stati di avanzamento dei lavori?
Prima di capire il perché di questa buona notizia cui accennavamo poco più sopra, spieghiamo bene in cosa consistono gli stati di avanzamento dei lavori.
Quando si firma il contratto con un impresa per effettuare dei lavori di una certa durata, vengono stabilite delle scadenze intermedie. Una sorta di rateizzazione dei pagamenti che avvengono se il lavoro concordato ha raggiunto una certa fase. Queste scadenze intermedie sono appunto gli stati di avanzamento.
Quando i termini previsti dal contratto vengono raggiunti, l’impresa emette la fattura relativa ed il cliente paga. In questo modo il committente non è costretto a dover pagare in una tranche sola un’ingente somma di denaro, e l’impresa può riscuotere il compenso per il lavoro in diverse tranches.
Cosa significa che non occorre aspettare la fine dei lavori per poter cedere credito di imposta?
Alla luce del ragionamento fatto fino a questo momento, la commissione di bilancio di Montecitorio ha deciso di concedere la possibilità di diluire la cessione del credito in più momenti.
Ecco quindi che grazie a questa nuova norma, il contribuente che deve pagare gli stati di avanzamento, può decidere di cedere il credito oppure optare per lo sconto in fattura.
Quando è possibile cedere il credito di imposta?
La condizione per cui può il committente può farlo è che gli stati di avanzamento non siano più di due per ogni intervento complessivo. Inoltre ciascuno di questi stati di avanzamento deve avere almeno un valore del 30% del costo complessivo dei lavori.
In sostanza quindi si potrà cedere il credito di imposta in massimo 3 momenti diversi: uno per il saldo finale della fine dei lavori e due intermedi.
Nuove modalità di cessione del credito
Sarà possibile anche optare per il trasferimento telematico del credito appoggiandosi ad un intermediario abilitato alla presentazione online delle dichiarazioni.
Inoltre, le disposizioni in materia della cessione di questi crediti derogano la norma che vieta la compensazione dei crediti «relativi alle imposte erariali in presenza di debiti iscritti a ruolo, per imposte erariali ed accessori di ammontare superiore a 1.500 euro».
Conclusioni
In questo articolo abbiamo cercato di analizzare le ultime novità dell’Ecobonus 110% per quanto riguarda la possibilità di cedere il credito di imposta. Ci teniamo ancora una volta a specificare che il DL Rilancio, nel quale è contenuta questa norma, non è ancora legge. Tuttavia l’iter che sta seguendo è a buon punto, pertanto è solo questione di giorni prima che venga approvato.
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