Semplificazioni Superbonus 110 in arrivo!
Semplificazioni Superbonus 110%: il nuovo governo Draghi potrebbe dare il via ad alcune semplificazioni per ottenere la maxi-detrazione del 110%
Home »Ottenere le agevolazioni previste dal Superbonus 110% non è affatto cosa semplice. Tutt’altro. Gli adempimenti burocratici da rispettare sono molti. Come se non bastasse, a rallentare ulteriormente la macchina burocratica, c’è anche la pandemia in atto.
Per questi motivi, ma non solo per questi, dopo la proroga al Superbonus del precedente governo, sono in arrivo delle semplificazioni per il Superbonus 110. Nelle intenzioni del nuovo governo Draghi, queste semplificazioni Superbonus dovrebbero riguardare le asseverazioni dei tecnici abilitati. In particolare, questi ultimi saranno tenuti a produrre delle asseverazioni relative solamente alla conformità dell’immobile oggetto degli interventi. Non saranno invece tenuti a produrre asseverazioni per quanto riguarda lo stato legittimo.
Il Consiglio dei ministri che si riunirà nei prossimi giorni ha quindi intenzione di sfoltire la giungla di norme, regole e vincoli che oggi deve attraversare il contribuente per ottenere il superbonus 110%.
Abbiamo quindi chiesto ai nostri esperti in cosa consistono le semplificazioni Superbonus di cui abbiamo parlato poco fa cercando anche di capire come potrebbero influire nella pratica di tutti i giorni.
Semplificazioni superbonus 110%: niente più stato legittimo dell’immobile
La novità più importante di queste semplificazioni Superbonus 110 consiste nel togliere l’obbligo per i tecnici abilitati di certificare alcuni dati relativi allo stato legittimo dell’immobile. Questi dati riguardano i seguenti aspetti:
- la proprietà,
- i vari passaggi di proprietà
- la presenza di concessioni edilizie.
Secondo quanto anticipato dal governo agli enti locali dopo l’approvazione delle norme non sarà necessario che i professionisti attestino l’assenza di abusi edilizi ed il rispetto delle prescrizioni urbanistiche. I professionisti dovranno produrre solamente un certificato di conformità contrariamente a quanto dovevano fare fino a questo momento.
L’attestazione della regolarità urbanistica
Alla luce delle semplificazioni superbonus 110% l’attestazione della regolarità urbanistica dell’edificio ha quindi questi scopi:
- verificare e documentare che l’immobile sia stato realizzato in conformità al titolo abilitativo iniziale. In sostanza si deve verificare che non sia stato rilasciato un permesso per costruire una cosa con determinate caratteristiche e poi ne sia stata costruita un’altra diversa.
- documentare che il fabbricato, anche senza un titolo abilitativo, è stato realizzato secondo quanto stabilito dalla normativa urbanistica in vigore. Questo perché nel caso in cui il titolo abilitativo non esista o sia stato smarrito, sarà la certificazione a servire come documento che attesta la regolarità dell’immobile.
Sulla regolarità urbanistica era anche intervenuto lo scorso decreto Agosto 2020 (ne parliamo qui). Il decreto in questione dispone che la dichiarazione di conformità urbanistica ed edilizia ed i relativi accertamenti debbano riguardare solamente le parti comuni degli edifici su cui vengono realizzati gli interventi trainanti. In sostanza quindi, nel caso emerga un abuso edilizio in una singola unità abitativa, si potrà comunque accedere al superbonus 110% per le spese relative alle parti comuni. Sarà tuttavia la singola unità abitativa in cui è locato l’abuso a non poter usufruire della maxi-detrazione.
Stop alla burocrazia
Dopo aver precisato i seguenti punti, è chiaro come il governo voglia introdurre delle semplificazioni superbonus per eliminare un po’ di burocrazia. Queste semplificazioni avranno lo scopo di facilitare la presentazione delle richieste per accedere alla maxi-agevolazione. Per questo motivo si preparerebbe a disporre che:
“le asseverazioni dei tecnici abilitati in merito allo stato legittimo degli immobili possono essere riferite anche solo alla conformità rispetto allo stato legittimo, alla sola condizione che l’immobile non sia stato realizzato in assenza di titolo abitativo o in totale difformità del titolo abitativo o con titolo annullato, se prescritto dalla legislazione o regolamentazione allora vigente”.
Ci teniamo a ricordare inoltre ciò che la legge intende per “stato legittimo”. In particolare, lo stato legittimo di un immobile è:
“quello stabilito dal titolo abilitativo che ne ha previsto la costruzione o che ne ha legittimato la stessa e da quello che ha disciplinato l’ultimo intervento edilizio che ha interessato l’intero immobile o unità immobiliare, integrati con gli eventuali titoli successivi che hanno abilitato interventi parziali”.
Le semplificazioni del Superbonus 110% che stanno per essere introdotte dal prossimo Consiglio dei ministri non riguarderebbero quindi soltanto le parti comuni interessate dai lavori agevolati. Riguarderebbero anche tutti gli altri interventi. Qualora dovessero essere approvate quindi limiteranno i contenuti dell’asseverazione alla sola conformità dell’immobile su cui devono essere effettuati gli interventi.
Questa si che è una notizia che farà felici tutti gli addetti ai lavori!